Il Nettuno si illumina di blu: Bologna aderisce alla Giornata Mondiale del Diabete indetta dall’ONU il 14 novembre dedicata quest’anno in particolare al diabete in età pediatrica.


In tutte le città del mondo il 14 novembre viene illuminato di blu un monumento. Il simbolo della Giornata Mondiale del Diabete è un cerchio blu: blu come il cielo che unisce tutte le nazioni, il cerchio a indicare l’unione della comunità globale del diabete in risposta al sempre maggiore diffondersi del diabete tra i bambini e gli adolescenti nel mondo.
Il 14 novembre è la data di nascita di Frederick Banting che per primo, assieme a Charles Best, ebbe l’intuizione che condusse alla scoperta
dell’insulina nel 1922.
A Bologna, venerdì 14 novembre, la statua del Nettuno si illuminerà di blu.

Sempre venerdì 14, alle 16.30, nella sala Bianca di Palazzo d’Accursio, sarà proiettato il filmato IPO – IPER, Il diabete giovanile, per la regia di Enza Negroni, e la produzione di Valeria Consolo. Il filmato è realizzato grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, con il patrocinio di Regione Emilia Romagna e Ausl.
Il filmato, di una trentina di minuti, illustra la complessa realtà del diabete nel vissuto quotidiano di bambini e adolescenti di varie fasce di età e risponde all’esigenza, da parte dell’Associazione Giovani Diabetici di Bologna, di promuovere un’ampia azione educativa/formativa/informativa.
Il filmato sarà utilizzato per aiutare le famiglie e sarà di supporto ai medici (pediatri in particolare) anche nel loro percorso di aggiornamento professionale, e inoltre a infermieri, insegnanti, personale docente e non
docente della scuola, operatori di strutture educative e sportive.
L’Associazione Giovani Diabetici di Bologna sarà inoltre presente in Piazza Nettuno sabato 15 novembre, dalle 9 alle 18, per diffondere informazioni sul diabete. Personale infermieristico effettuerà il test glicemico a chi
vorrà sottoporvisi, e verranno date informazioni e documentazione sul diabete di tipo 1 e sulla possibilità di prevenire il diabete di tipo 2.

Le iniziative sono state presentate questa mattina da Giuseppe Paruolo, assessore Salute del Comune di Bologna; Stefano Zucchini, Centro di riferimento regionale per la Diabetologia Pediatrica – Policlinico
S.Orsola-Malpighi; Gilberto Laffi, Unità Operativa di Diabetologia – Policlinico S.Orsola – Malpighi; Stefano Tosi, presidente “Associazione Giovani Diabetici di Bologna” – AGD; e Giovanna Benfenati, presidente “Associazione Diabetici di Bologna” – ADB.

Il Comune di Bologna aderisce così alla campagna di sensibilizzazione sul diabete giovanile, indetta dall’ONU per richiamare l’attenzione dei governanti e dell’opinione pubblica sulla patologia cronica che colpisce i
bambini di tutto il mondo con maggiore frequenza dopo l’asma, con dati allarmanti quanto a crescente diffusione. Più di 200 bambini – di ogni età – sviluppano il diabete di tipo 1 ogni giorno nel mondo. Nei paesi in via
di sviluppo la chetoacidosi diabetica è la più comune causa di morte e di disabilità nei bambini con diabete di tipo 1: le famiglie non possono permettersi le cure mediche necessarie. Nonostante le terapie mediche, nel mondo più del 50% dei bambini con diabete sviluppano complicanze 12 anni dopo la diagnosi (a carico degli occhi e del rene e del sistema
circolatorio). La presa in carico dei bambini e adolescenti con diabete sortisce risultati migliori se l’approccio è multidisciplinare e coinvolge
professionisti di tutte le aree socio-sanitarie afferenti alla pediatria.
Al diabete i bambini e gli adolescenti pagano un prezzo non monetizzabile.
Poiché i bambini con diabete se aiutati possono vivere una vita piena sana e produttiva, l’accesso a terapie mediche si ritiene debba essere per un bambino un diritto e non un privilegio.

La Giornata Mondiale del Diabete ha come obiettivi aumentare il numero di bambini assistiti dal Programma “Life for a Child” della International Diabetes Federation, sviluppare la conoscenza dei sintomi del diabete per
una diagnosi appropriata e tempestiva, incoraggiare iniziative per ridurre la chetoacidosi diabetica e distribuire documentazione a supporto delle stesse, promuovere uno stile di vita salutare per aiutare a prevenire il diabete di tipo 2 nei bambini e adolescenti.