Sciopero generale per l’intera giornata in tutti i settori pubblici e privati, con manifestazione regionale a Bologna, conclusa dal leader nazionale Guglielmo Epifani: è l’appuntamento che la Cgil da ai lavoratori e alle lavoratrici, ai pensionati, al mondo della scuola dell’Emilia Romagna, venerdì 12 dicembre, nell’ambito della mobilitazione nazionale promossa dalla Confederazione.

La manifestazione regionale è uno degli appuntamenti centrali in Italia: tre i cortei previsti (ma anche l’Onda si muoverà con una propria sfilata in città) sotto la parola d’ordine “più lavoro, più salario, più pensioni, più diritti”; i concentramenti sono piazzati alle ore 9 a Porta San Felice, Piazza Giosuè Carducci, piazza XX Settembre: da lì partiranno i cortei Cgil verso piazza Maggiore, dove Epifani parlerà alle 12,30, preceduto dagli interventi di delegati dei settori pubblici e privati, precari, studenti. In piazza Maggiore tre megaschermi, dei quali uno sul palco, trasmetteranno le immagini del corteo e non mancherà la musica in attesa dei discorsi conclusivi: si esibirà infatti la band rock-folk “FEV”.

Radio Articolo 1, la web radio della Cgil nazionale, garantirà la diretta della manifestazione (www.radioarticolo1.com).

Intensa l’attività di preparazione dello sciopero e della manifestazione in tutta la regione. Nei luoghi di lavoro pubblici e privati e nelle sedi sindacali si sta svolgendo un fitto calendario di circa 7.000 assemblee, per spiegare il giudizio negativo sulle misure del governo e le proposte anticrisi della Cgil.

Ad oggi sono circa 500 i pullman prenotati dalle strutture Cgil di tutta la regione, ma si punta ad arrivare a 600 pullman, oltre a due treni speciali in partenza da Piacenza (ore 8,23) e Reggio Emilia (ore 8,58).

Questa mattina i segretari generali di Cgil regionale Emilia Romagna e Cgil Bologna, Danilo Barbi e Cesare Melloni, in conferenza stampa, hanno ribadito le ragioni della giornata di lotta.

“Le misure del governo – ha detto Barbi – sono insufficienti e contraddittorie, non segnano la svolta necessaria di fronte alla gravità della crisi che nei prossimi mesi è destinata a peggiorare, anche in Emilia Romagna. Lo sciopero della Cgil è un forte atto di responsabilità, assume carattere negoziale verso il governo per modificarne la politica economica e verso le imprese, che pensano a fare accordi separati sulla riforma della contrattazione mentre le priorità oggi sono ben altre. Lo dicono chiaramente il disagio e il malessere sociale diffusi che raccogliamo nelle assemblee”.
“Rimarchiamo il taglio squisitamente sindacale della nostra iniziativa – ha sottolineato Melloni -, per riportare al centro il protagonismo del mondo del lavoro, dei precari, dei pensionati, verso i quali il governo e la politica non mostrano certo adeguata attenzione nell’affrontare la crisi. In questo senso siamo consapevoli anche dell’inevitabile impatto politico che la mobilitazione della Cgil riveste: dunque ogni forma di adesione, istituzionale o meno, sarà gradita e significativa”.