“Parla” inglese, francese, spagnolo, arabo, albanese e serbo-croato – oltre all’italiano – il manuale “Dentro fuori: informazioni sul carcere“, frutto di un progetto del Garante delle persone private della libertà personale del Comune di Bologna, dell’associazione Giuristi Democratici, con la collaborazione del
Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria.

“Dentro fuori: informazioni sul carcere”, prodotto con un cofinanziamento della Regione Emilia-Romagna e del Comune, vuole essere un contributo per agevolare i detenuti nella comprensione delle leggi e delle regole che
disciplinano il regime penitenziario. Ma è utile anche per chi opera in carcere: a questo scopo viene inviato alle associazioni di volontariato
penitenziario della Regione, che lo utilizzano e contribuiscono alla sua divulgazione.

“Le persone detenute in carcere, soprattutto gli stranieri, fanno difficoltà a comprendere la realtà che le circonda – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali della Regione Anna Maria Dapporto – . Non riescono spesso a esercitare i diritti che l’ordinamento riconosce, e non vengono a conoscenza di opportunità di studio, formazione, lavoro. Alla privazione della libertà personale non si deve però accompagnare la
perdita di altri diritti, tra cui quello di sapere ed essere informati”.

Le prime ore da detenuto, la nomina del difensore. Le norme di comportamento, i trasferimenti. I colloqui, le telefonate. La posta,
l’alimentazione, la formazione. Le misure alternative alla detenzione. In sei capitoli, un vademecum come “Dentro fuori: informazioni sul carcere” accoglie le indicazioni contenute nella circolare del 2007 “Detenuti provenienti dalla libertà: regole di accoglienza. Linee di indirizzo” del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, in cui si legge: “Sia al momento dell’ingresso che per tutta la durata della detenzione al detenuto deve essere data la possibilità di consultare liberamente materiale
informativo cartaceo sui servizi offerti
nell’istituto e sui diritti che egli conserva in stato di detenzione”.

L’associazione Giuristi Democratici di Bologna ha tradotto la pubblicazione – stampata all’interno della Casa circondariale di Bologna
dalla tipografia “Il profumo delle parole” – in sei lingue straniere, quelle più rappresentate negli istituti penitenziari della regione (inglese, francese, spagnolo, arabo, albanese e serbo-croato). I manuali in italiano sono già stati distribuiti in tutti gli istituti penitenziari della Regione; attualmente sono in fase d’invio le
traduzioni in lingua straniera.