“La decisione da parte della proprietà di chiudere un’industria ceramica come l’Iris dove lavorano oltre 780 dipendenti e che si calcola coinvolga un indotto occupazionale di circa 1000 altri lavoratori, è una scelta assolutamente incomprensibile e che va stigmatizzata non solo per il fatto economico in sé, ma anche per come è sviluppata.

Una scelta che avviene, tra l’altro, nello stesso momento in cui la Fiera di Bologna annuncia in accordo con Confindustria Ceramica, che la più grande manifestazione fieristica del settore ceramico Cersaie resterà a Bologna almeno fino al 2012. Un segnale questo, che ha significato che dalla crisi del settore ci potranno essere le condizioni per poterne uscire attraverso il contributo di tutti.
Del resto, nessun segnale di particolare crisi era arrivato, da parte di Iris, alle rappresentanze dei lavoratori, nè tanto meno alle istituzioni locali alle quali anzi, erano arrivati segnali di nuovi investimenti negli stabilimenti del nostro Distretto.
La decisione presa, sulla quale speriamo ci possa essere, in un confronto approfondito con i sindacati e con le istituzioni, un forte ripensamento e una sostanziale marcia indietro, pone un problema di intervento e di sostegno da parte di tutti i Governi locali, a partire dalla Regione.
La Giunta comunale di Formigine esprime piena solidarietà ai lavoratori degli stabilimenti ceramici Iris e si mette a disposizione in collegamento con i Sindaci di Sassuolo, Fiorano e Viano, per svolgere un ruolo attivo e solidale teso a scongiurare una chiusura che avrebbe effetti disastrosi su tutto il territorio distrettuale e che rappresenterebbe un segnale drammatico per l’intera società modenese”.