Duecentocinquanta persone – ma il numero sembra destinato ad aumentare – hanno rivolto un appello al presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, affinchè consenta nella regione da lui guidata di far ‘staccare la spina’ che tiene ancora in vita Eluana Englaro, la giovane di Lecco da 17 anni in stato vegetativo.

La lunga e dolorosa vicenda sembrava ormai prossima ad una conclusione, con la disponibilità data da una clinica di Udine, ma c’è stato un nuovo stop dopo l’atto di indirizzo emanato dal Ministro Sacconi. Ora sembra che la famiglia Englaro si stia guardando intorno pensando di portare Eluana là dove si possa compiere il gesto estremo. E in questa ottica si inserisce l’appello indirizzato alle autorità emiliano-romagnole da 250 persone tra le quali figurano anche uomini noti come il politologo Gianfranco Pasquino, il vicesindaco di Bologna Adriana Scaramuzzino e diversi esponenti politici del centrosinistra.

Nessun commento, nessuna decisione o presa di posizione, finora, da Errani o da altri esponenti della giunta regionale.
Si è espresso invece nettamente contro il consigliere regionale del Pdl Ubaldo Salomoni, per il quale “l’appello a Errani e a Bissoni perchè facciano morire Aluana Englaro in Emilia Romagna è una sentenza di morte, come tale da respingere”, anche per rispetto dei tanti malati che “pur trovandosi nelle stesse condizioni di Eluana, scelgono di battersi per la vita”.