Ignoti, nella notte, hanno imbrattato le mura del cantiere di ampliamento del cimitero nuovo di Sassuolo con scritte minacciose ed offensive nei confronti del Sindaco Pattuzzi e dell’intero quartiere Braida, con la richiesta di un “teto”.

“Naturalmente non sappiamo chi abbia compiuto il gesto – afferma il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – le indagini ora sono in capo al Commissariato di Polizia di Sassuolo prontamente intervenuto con la scientifica per i rilevi, che ringrazio e in cui ripongo la massima fiducia. Certo che la frase scritta in arabo a fianco degli insulti, che mi dicono significhi “Dio è grande”, lascia ben pochi dubbi sulla provenienza di chi ha compiuto il gesto.
Un gesto – prosegue il Sindaco Pattuzzi – che è assolutamente da condannare non solo per i contenuti di quelle frasi, ma anche e soprattutto perché scritte in un luogo dal profondo valore simbolico e dove troveranno riposo i nostri defunti: un segno di sfregio di gran lunga lontano da quell’integrazione che, almeno per una parte di loro, ancora è ben lontana dall’arrivare.
Provvederemo immediatamente a ripristinare la muratura – conclude il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – sostituendo i mattoni poiché cancellare la vernice pare sia impossibile; sono sicuro che, grazie al lavoro del Commissariato, il gesto non resterà impunito”.






Sulla profanazione del Cimitero Nuovo interviene La Comune del Parco di Braida:
“Non è sufficiente esprimere la nostra solidarietà al Sindaco per le scritte infamanti a lui rivolte sui muri del Cimitero Nuovo. Tali scritte non hanno offeso solamente lui, bensì tutta la cittadinanza, in quanto profanano un luogo prezioso per chiunque abbia perduto un proprio caro.
Considerato che alcune delle scritte sono in arabo, se l’autore o gli autori sono islamici si apre tutto un ventaglio di interrogativi: è veramente possibile (e auspicabile) un dialogo con chi ha mostrato uno spregio così totale per uno dei luoghi più cari e sacri della comunità? A poco varrebbero le considerazioni che i responsabili possono essere solo una minoranza. Ci basti ricordare con quale determinazione stanno utilizzando lo stabile di via San Giacomo trasformandolo da magazzino in luogo di culto, anche se solo momentaneo e provvisorio, in barba a tutti gli accordi”.
(La Comune del Parco di Braida)

Io sono di Sassuolo, Io sono di Braida, Io (e penso tanti altri come me) sono profondamente offeso ed arrabbiato per quanto avviene nella Città in cui vivo.
La profanazione del Cimitero (di questo si tratta) non trova nessuna giustificazione e nessuna comprensione.
Rimane, ed è, un atto spregevole che la dice lunga del rispetto delle culture altrui e di chi ti ospita.
La nostra cultura ci ha portato a rispettare Tutti i defunti di qualsiasi Etnia, religione e/o appartenenza (forse non per tutti è così).
Alcuni Ospiti nel Nostro Paese profanano con scritte vergognose e oltraggiose i luoghi dove riposano i Nostri Defunti.
Alcuni Ospiti nel Nostro Paese pretendono che gli venga dato gratuitamente quello che Noi, e chi prima di Noi, ha realizzato con il proprio sudore (spesso e volentieri anche in altri Paesi).
Alcuni Ospiti nel Nostro Paese, oltre a ridurre interi immobili in condizioni indecenti, oltre a rovinare interi Quartieri, oltre a rendere zone invivibili per la delinquenza, oltre ad infischiarsene delle leggi e delle regole, fanno quello che gli pare pensando che a Loro sia tutto concesso, oltre tutto questo ci dicono che: SIAMO INTOLLERANTI E RAZZISTI.
Gentile Signor Sindaco, la Città Le è riconoscente per quanto è riuscito a fare con lo sgombero in Via Circonvallazione, la Città fa però fatica a capire come possa continuare il trattare e mediare con chi non rispetta Lei e l’intera Comunità di Sassuolo.
Ci aveva promesso “tolleranza zero”, è ora di attuarla completamente, la maggior parte della Città è pronta per sostenerLa.
(Battani Francesco)