Seduta di proficuo lavoro quella del Consiglio Comunale cittadino svoltasi nella serata di martedì 20 Gennaio presso la sala consiliare di via Pretorio. Svolte infatti le interrogazioni in programma e discussi gli OdG previsti nella convocazione dell’Assemblea civica che ha ripreso i propri lavori dopo la seduta dedicata alla crisi economica e alla vertenza Iris svolta la settimana scorsa.


Prima della seduta, la Presidente Patrizia Barbolini, a nome suo e dell’intero Consiglio, si è fatta interprete della Solidarietà di tutto il consesso nei confronti del Sindaco Pattuzzi, a seguito delle scritte ingiuriose a lui indirizzate apparse sul cantiere del Cimitero nuovo.
Un bruttissimo episodio, ha chiosato la Presidente, che ci augura non debba mai più riptersi.
Il pubblico, molto numeroso che affollava la sala per assistere alla seduta, ha applaudito a sua volta all’indirizzo del Sindaco e dell’Istituzione cittadina.

Numerose quindi le interrogazioni – a cui si è aggiunta una comunicazione specifica – che costituivano la gran parte dei commi trattati all’ordine del giorno della seduta consiliare.
Ugo Liberi, Capogruppo di Forza Italia- Pdl con una specifica interrogazione, ha chiesto chiarimenti sull’ attuale stato gestionale e d’uso in cui si trova l’autorimessa semi interrata del nuovo Ospedale unico di Sassuolo.
Liberi, ha descritto brevemente al situazione determinatasi dallo scarico dei passeggeri degli autobus che si reca all’ospedale nuovo, proprio in prossimità dell’autorimessa interrata che molti degli utenti devono poi attraversare per recarsi alla struttura o tornare alla fermata stessa.
Liberi, sottolineando la scarsa illuminazione della rimessa, le non buone condizioni igieniche della stessa, con ritrovamento di siringhe e l’accertata presenza,in alcuni momenti, di diversi casi di persone che utilizzavano la rimessa come dormitorio notturno, nonché la pericolosità di alcune scale perennemente chiuse tramite fettucce colorate, ha denunciato la pericolosità, per gli utenti dell’attraversamento di tale spazio.
Ha chiesto se l’Amministrazione si a conoscenza del problema, se siano o meno stati previsti interventi per far fronte alla situazione di scarsa sicurezza venutasi a determinare e se sia anche stato previsto il possibile spostamento della fermata dell’autobus in altro punto.
Ha così riposto all’interrogazione, l’Assessore ai Lavori Pubblici Sandro Morini.
Attualmente, nella verifica predisposta unitamente alla Direzione Sanitaria del Nuovo Ospedale, non siano emersi riscontri alle segnalazioni presentate dal Consigliere. In particolare il parcheggio interrato ha spiegato Morini risulta sempre sorvegliato e controllato (con più passaggi giornalieri) dal servizio di vigilanza ed una delle scale citate è risultata chiusa in occasione del cantiere del Poliambulatorio.
Si sta tuttavia ipotizzando al possibilità di arrivare ad una copertura delle scale ed a una migliore predisposizione della segnaletica pedonale per chi arriva lì con i bus. Bus che non possono fare altre fermate, rispetto all’attuale, pena il ritardo della circolarità (è ogni mezz’ora) sul quel tipo di tratta.
Ugo Liberi si è dichiarato non soddisfatto della risposta ricevuta, confermando di aver ricevuto più volte negli scorsi mesi testimonianze dirette da operatori della struttura sanitaria stessa che non attraversano più .
Si è comunque detto concorde quanto meno sull’ipotesi di copertura della scalinata suddetta.
Sempre Liberi ha chiesto chiarimenti all’Amministrazione Comunale in merito alla visione sul territorio di programmi televisivi e sull’eventuale installazione di un emittente in tecnologia digitale.
L’esponente politico, ricordando come in alcune zone del nostro Comune non sia buona la visione dei programmi di RAI uno e che allo stesso modo risultano diverse zone d’ombra per quanto riguarda programmi in digitale terrestre dela Rai, sui tre programmi nazionali.
Che si sta attivando nel nostro paese la possibilità, per molte Regioni italiane (come è già successo in Sardegna) l possibilità di passare lla modalità di trasmissione digitale terrestre, ha chiesto alla Giunta: se siano state intraprese misure per ovviare alla mancata/cattiva visione del principale CanaleRai e se non ritiene utile attivarsi, sulla base della legislazione competente, per rendere possibile l’installazione di un’emittente a tecnologia digitale nello stesso sito in cui in funzione RAITre.
Ha così risposto al Consigliere Liberi, Il Sindaco Graziano Pattuzzi: la Rai ha risposto, attraverso la Società controllata che cura il mantenimento tecnologico e i problemi di ricezione/emissione del segnale, ha assicurato – previa elencazione precisa dei quartieri con problemi di ricezione- la verifica degli stessi. Ed il conseguente intervento per far fronte al malfunzionamento dell’emissione del segnale.
Ugo Liberi si è dichiarato soddisfatto della riposta ricevuta in merito alla questione sollevata, precisando però che il suo interesse verteva soprattutto sul futuro delle implementazioni tecnologiche nel nostro territorio, essendo appunto prossimo il passaggio al segnale digitale.

La successiva interrogazione è stata presentata dal capogruppo del PDCI, Angioletto Usai e verteva su sui sistemi di video sorveglianza cittadini.

Usai chiedendo se esiste l’impianto di videosorveglianza di via Crirconvallazione 185/189 , ha chiesto di conoscerne il funzionamento e la verifica ei filmati. Quanto costa tale servizio e in quale capitolo di spesa sia configurato.
Ha così risposto al Consigliere Usai il Sindaco Pattuzzi che ha riepilogato lo stato complessivo delle telecamere presenti in città.
Tra gli impegni presi dal Sindaco di Sassuolo vi era infatti anche l’incremento del sistema di videosorveglianza, in connessione con le centrali operative di Carabinieri e Polizia di Stato, in conformità alle linee guida definite dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza con circolare dell’8 febbraio 2005.
Lo stesso Accordo di Programma in essere tra il Comune di Sassuolo e la Regione Emilia Romagna, sottoscritto in data 11/04/2008 dal Sindaco Graziano Pattuzzi ed il Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, finalizzato al miglioramento della sicurezza nel Comune di Sassuolo prevede il potenziamento del sistema di video-sorveglianza. Parte degli interventi da realizzare sono stati finanziati dalla Regione stessa.
Si precisa inoltre quanto segue:
le telecamere pubbliche, presenti nel territorio di Competenza del Corpo Unico di Polizia Municipale sono attualmente 117 e sono così posizionate:
o n. 9 in Via Circonvallazione 185/189 – Adda
o n. 4 in Via Braida nei pressi della Chiesa e dell’Oratorio
o n. 6 nei pressi dell’Anagrafe ubicata in Via Pretorio
o n. 8 al Palazzo Ducale e in via rocca presso le Paggerie ducali
o n. 5 in Via Pretorio/Fenuzzi c/o la sede Comunale
o n. 15 in Piazza Garibaldi
o n. 6 in Via S.Pietro presso il condominio “Ginko”
o n. 3 al Parco di Braida
o n. 10 in Piazza Martiri
o n. 16 presso il complesso denominato “I Quadrati” (8 al piano terra e 8 al primo piano)
o n. 16 nei pressi del parcheggio Interrato di “Sassuolo 2”/Fontanazzo
o n. 10 all’interno del cimitero di San Prospero per prevenzione e repressione furti e vandalismi (in fase d’installazione)
o n. 5 telecamere a presidio del Castello e della piazza Calcagnini di Formigine (Pagato dal Comune di Formigine e in fase d’installazione)
o n. 4 telecamere a presidio del municipio e della relativa piazza del Comune di Fiorano (pagato dal Comune di Fiorano)
Tutti i dati registrati dalle telecamere sono denunciati alla prefettura, conservati a norma di legge per soli 4 giorni in locali protetti e su supporti utilizzabili solo dalle forse dell’ordine.
L’accesso alla visione dei filmati rientra nelle competenze della Caserma dei Carabinieri di Sassuolo, della centrale operativa della Polizia Municipale e del Commissariato di Sassuolo. Nessun altro operatore o ufficio ha accesso ai dati registrati. Il numero delle telecamere posizionate da privati non è un dato nella disponibilità della Amministrazione. Il servizio, comprensivo della gestione delle registrazioni su disco, dei server di raccolta e consultazione dati del sistema di sicurezza perimetrale e della manutenzione di tutti gli apparati installati a Sassuolo è in carico a Sassuolo Gestioni Patrimoniali srl ed è pari ad € 66.000 € comprensivi di iva al 20%.
Usai si è dichiarato soddisfatto della esauriente risposta ricevuta in merito al tema sollevato.

Luca Caselli, capogruppo consiliare di AN- PDL ha poi chiesto chiarimenti in merito alle telefonate fatte da un Istituto di Statistica per conto del Comune di Sassuolo e con domande relative all’operato di Sindaco e Giunta comunale.
Caselli, avendo avuto testimonianza da alcune persone che durante il sondaggio sono state rivolte espressamente domande relative al ardimento o meno di questa Giunta e sull’operato della stessa. Domande di natura politica quindi a cui nessuno è obbligato a rispondere,
Il Capogruppo ha quindi chiesto perché di un sondaggio che viola il diritto alla segretezza del proprio orientamento politico.
Da chi sia stato promosso, se dall’Amministrazione o altri soggetti e nel primo caso con quali costi e finalità…
Il Sindaco Graziano Pattuzzi, ha così risposto all’interrogazione presentata: il Comune, come ogni anno dal 1998 e come scritto nella relazione previsionale e programmatica approvata dal consiglio comunale il 18 dicembre scorso, promuove un sondaggio sulla percezione della sicurezza attraverso 500 interviste telefoniche a cittadini sassolesi nel corso delle quali vengono rivolte domande riguardanti la sicurezza urbana.
Come ogni anno dal 1998 ad oggi, al termine delle fase di elaborazione dei dati, i risultati vengono presentati alla cittadinanza in occasione di un evento pubblico e pubblicati sul sito internet del Comune, diventando documenti di analisi e approfondimento a disposizione di tutti, quindi anche delle forze di minoranza che, in alcune occasioni, proprio sui risultati di queste indagini hanno basato interventi ed approfondimenti. La continuità, dal 1998 ad oggi, dell’indagine, fornisce infatti all’Amministrazione comunale l’andamento dei dati relativi alla percezione della sicurezza da parte dei cittadini sassolesi.
Interrompere questa continuità nell’anno delle elezioni amministrative non sembra quindi trovare una giustificazione di tipo tecnico o scientifico.
Questo sondaggio, negli ultimi due anni, viene condotto contemporaneamente anche dalle città di Modena e Carpi, utilizzando lo stesso questionario e le stesse domande, ad eccezione di alcuni singoli quesiti riguardanti tematiche particolari che interessano le singole città.
Nessuna delle domande rivolte ai cittadini riguarda intenzioni di voto o comunque tematiche direttamente o indirettamente collegabili alla collocazione politica ma solo ed esclusivamente argomenti riguardanti la sicurezza urbana.
Il costo sostenuto dall’Amministrazione comunale per l’affidamento del servizio di campionamento e realizzazione delle interviste telefoniche è stato di € 4.080. Il servizio è stato affidato ad una società di Milano, individuata al termine di un’indagine di mercato. La fase di analisi ed elaborazione dei dati viene invece condotta dall’Ufficio ricerche del Comune di Modena, in virtù di una convenzione sottoscritta nei mesi scorsi, al costo di € 1.500.
Gli esiti dei sondaggi, in attesa di essere elaborati, verranno resi noti, come sempre, nelle modalità che potranno interessare anche il Consiglio Comunale, nelle prossime settimane.
Luca Caselli, confermando di aver ricevuto testimonianze dirette di domande che non coincidono con quanto ha dichiarato in Consiglio e riservandosi di portare al Sindaco le stesse, si è dichiarato non soddisfatto della risposta ricevuta.

Due, le interrogazioni che vertevano, successivamente sulla eventuale assunzione a tempo indeterminato di alcuni profili professionali e dirigenziali dell’Amministrazione Comunale.
La prima è stata presentata dal capogruppo di AN- Pdl Luca Caselli che, partendo dalla premessa delle recenti norme del Ministro Brunetta atte ad impedire agli Enti Locali l’assunzione a tempo indeterminato di nuovi dirigenti pubblici e sulla ha chiesto chiarimenti sulla notizia secondo la quale il Comune di Sassuolo voglia convertire a tempo indeterminato i contratti a tempo determinato di alcuni dirigenti, con un aggravio sul costo pubblico di una simile operazione.
Caselli ha inoltre chiesto perché si voglia adottare tale decisione e se tale atto sia o meno legittimo.
La seconda, dal Capogruppo consiliare della Lega Nord, Gianfrancesco Menani, che, con riferimento alle delibere di Giunta 155 e 156 del 19 Giugno 209, relative alle stabilizzazioni di alcuni profili professionali a tempo indeterminato, ha chiesto se tale procedimento, rispettasse i criteri di trasparenza ed economicità di Buona Amministrazione.

Menani, ricordando come uno di questi nominativi risulterebbe essere parente stretto di chi ha firmato la determina dirigenziale di stabilizzazione, ha chiesto chiarimenti sulla legittimità di tale procedura. Se la Corte dei Conti abbia chiesto ragguagli in merito e se si intenda procedere all’assunzione a tempo indeterminato di nuovi organici con qualifica dirigenziale da parte del Comune o di SGP.
Come premessa generale, e da un punto di vista politico, rispondendo agli interroganti in un unico intervento, il Sindaco ha ricordato che la linea adottata dall’Amministrazione Comunale rientri pienamente proprio in quei criteri di economicità, risparmio e trasparenza invocati dai rappresentanti delle minoranze. Il Sindaco Graziano Pattuzzi, entrando poi nel dettaglio più tecnico, ha ulteriormente puntualizzato quanto segue:
Il decreto legge 112 varato dal Governo Berlusconi il 25/6/2008, convertito con legge 133/2008, all’art. 76, comma 6, lett. b), prevede il superamento dei contratti di lavoro stipulati ai sensi dell’art. 110 del Testo Unico degli enti locali tra cui i contratti di lavoro a tempo determinato dei dirigenti; E’ chiaro l’obiettivo del governo: completare il riordino organico del personale degli enti locali con il chiaro intento di ridurre le spese aggiuntive introdotte nei contratti a temo determinato previste dalle Leggi Bassanini del 1998 (Cosiddette Indennità ad personam). Le assunzioni sono invece bloccate per gli Enti Locali che non hanno rispettato il patto di stabilità. Il comune di Sassuolo lo ha ampiamente rispettato dal 2004 al 2008. Il bilancio appena approvato dal Consiglio Comunale prevede, prima volta dal 1990, oltre al rispetto del patto di stabilità una riduzione assoluta dei costi di personale del Comune di 233.000 € nonostante un maggior costo di personale di 270.000 € dovuto al nuovo contratto di lavoro. Senza contratto di lavoro la riduzione sarebbe stata di 500.000 euro. Nel corso dell’anno 2009 sono in scadenza gli ultimi contratti a Tempo Determinato ex. Art. 110 del Testo Unico degli Enti Locali 267/2000 presenti nel comune di Sassuolo, tra cui contratti di lavoro di dirigenti a tempo determinato.Il piano occupazionale 2009, con il parere positivo del collegio di revisione, prevede, dopo aver ridotto l’organico dirigenziale di 3 unità dal 2001 ad oggi, di completare il riordino degli organici nel rispetto delle indicazioni normative richiamate. Il piano occupazionale non prevede di “confermare” dirigenti ma semplicemente, così come previsto dalla norma richiamata e dal dettato costituzionale, di pubblicare bandi di concorso aperti a chiunque per l’assunzione dei dirigenti necessari a completare gli organici. Si tratta dell’unica procedura possibile per l’assunzione di dirigenti a tempo indeterminato. La procedura è stata predisposta con il duplice obiettivo di completare il riordino degli organici secondo quanto previsto dalle normative in vigore e contribuire alla politica di razionalizzazione e riduzione dei costi del personale perseguita dalla maggioranza di governo di Sassuolo. Politica che dal 2004 al 2008 ha permesso di ridurre i costi del personale consolidati Comune/sgp dal 30,1% al 26,6% sul totale della spesa corrente consolidata. Tra i più bassi della Regione Emilia Romagna. Nell’ottica del contenimento dei costi di personale perseguita dalla maggioranza, così come segnalato dal verbale del collegio dei revisori sul piano occupazionale 2009, la sostituzione dei dirigenti a tempo determinato con dirigenti di ruolo contribuisce con una riduzione dei costi a carico del comune pari ad oltre € 40.000,00 all’anno.
Da un punto di vista prettamente giuridico, tutte le procedure di stabilizzazione avviate e completate nel biennio 2007/2008 sono legittime in quanto eseguite nel pieno rispetto del dettato normativo di all’art. 1, commi 558 e 560 della L. 296/2006 (Legge finanziaria 2007) e delle previsioni di bilancio approvate dal Consiglio Comunale per il triennio 2007/2009; Non risultano pervenute richieste di ragguagli da parte della Corte dei Conti; Nel corso dell’esercizio 2009 sono previste assunzioni tramite concorso pubblico ordinario per due figure dirigenziali (Dirigente Corpo Unico di Polizia Municipale e Dirigente Sviluppo e Gestione Risorse) in scadenza nel corso dell’esercizio 2009. Le procedure sono state nel piano occupazionale in esecuzione delle direttive di cui all’art. 76, comma 6, lett. b) del decreto legge 112 varato dal Governo Berlusconi il 25/6/2008, convertito con legge 133/2008, norma che prevede il superamento dei contratti di lavoro stipulati ai sensi dell’art. 110 del Testo Unico degli enti locali tra cui i contratti di lavoro a tempo determinato dei dirigenti; Dal 1 gennaio 2009, a completamento del processo di trasferimento delle funzioni e degli organici in Sassuolo Gestioni Patrimoniali srl, è stato assunto, previa dimissioni dagli organici del Comune, l’ex dirigente del Comune già scelto nell’autunno 2004 con selezione ad evidenza pubblica.
La figura dirigenziale è stata inquadrata nel contratto Nazionale Confservizi Dirigenti con tutte le clausole previste nei rapporti di lavoro del comparto privato. Per quanto attiene alla previsione di assunzione di due figure dirigenziali nel corso dell’esercizio 2009, trattandosi di procedure tramite concorso pubblico, non è dato sapere chi sarà assunto fino alla conclusione delle procedure stesse. Per quanto riguarda infine l’atto firmato dal dirigente responsabile alla stabilizzazione questo era un atto dovuto, tecnico. Non essendo lo stesso coinvolto nella commissione interessata.

Gian Francesco Menani non si è dichiarato soddisfatto delle risposte ricevute dal primo cittadino, ribadendo tutte le proprie perplessità in merito alle modalità con cui sono state svolte ed effettuate tali procedure che costringeranno i nuovi amministratori ad avere di ruolo figure che invece rientrano ne cosiddetto “staff” dei primo cittadini e che possono essere pertanto sostituite o meno, sulla base della fiducia e come è previsto dalla legge. Ed in particolare legate alla durata del mandato esercitato dall’Amministrazione.

Menani ha citato, nella fattispecie, il ruolo del Capo di Gabinetto.
Una palese contraddizione anche con la natura di questi contratti, come palesato dalle delibere di assunzione a tempo determinato in questione prese in esame relative al periodo 199-2004.
In particolar modo Il capogruppo ha poi dato lettura di un lungo documento di conclusione di un convegno a cura di Sabino Cassese dove venivano sanciti i principi di imparzialità, a-politicità e avanzamento sulla base dei meriti e della buona condotta personale pubblico.

Menani ha confermato di aver inviato sia alla Corte dei Conti (la magistratura contabile) la segnalazione di quanto sopra, nonché al Ministro per la Funzione Pubblica Renato Brunetta le segnalazioni esposte questa sera in Consiglio nelle interrogazioni.
Luca Caselli si è dichiarato anch’ egli non Soddisfatto delle risposte ricevute dal Sindaco.

Dietro ad una parvenza di legittimità formale, si nascondono invece atti che non sono opportuni.
A giudizio del Capogruppo di AN-PDL permangono tutte le motivazioni che originano fondate perplessità sulla opportunità politica che hanno indotto a tali scelte. E non si è dichiarato soddisfatto delle risposte ricevute.

Interrogazione su sgombero di via Circonvallazione e Moschea di G.F. Menani.
Il Capogruppo della Lega Nord Gian Francesco Menani, ha successivamente interrogato
La Giunta in merito all’avvenuto sgombero dello stabile di via Circonvallazione e su altri temi, strettamente connessi alla vicenda.
Menani, ricordando come nella mattinata del 7 Gennaio avesse presentato l’interrogazione affinché”non cadesse nel dimenticatoio il provvedimento esecutivo firmato dal primo cittadino”, ha poi rivolto le seguenti domande nel merito della vicenda: se si intende procedere, o nell’ambito delle proprie competenze, sollecitare le autorità adite all’applicazione dei profili sanzionatori e penali previsti dalla legge nei confronti dei proprietari/inquilini che non hanno ottemperato alle disposizioni del sindaco;
quali azioni intenda promuovere l’Amministrazione nei confronti dei privati proprietari, volte al recupero delle spese sostenute e da sostenere con fondi pubblici per l’esecuzione delle ordinanze inottemperate a tutt’oggi nonostante il carattere di urgenza e contingibilità; se si tratti di apparente contraddittorietà quanto disposto dall’ultima ordinanza in merito al recupero delle spese con quanto deliberato nel programma di riqualificazione dell’area che prevede il coinvolgimento dei privati proprietari in una operazione che all’apparenza sembra risultare premiante anziché sanzionatoria delle gravi inottemperanze; se i locali dell’immobile verranno sgomberati e in che tempi; se il comune si farà carico delle spese di locazione, sgombero e trasloco sostenute dagli inquilini e negozianti; se in qualche modo i proprietari/inquilini degli appartamenti/negozi dovranno concorrere al pagamento di queste spese probabilmente da imputare al perdurare dell’assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria; se sono stati individuati altri appartamenti/negozi per il trasferimento di queste persone e dove e se sono stati avvisati i condomini dell’arrivo dei nuovi inquilini; se corrisponde al vero la notizia apparsa sulla stampa locale che lo stesso Comandante dei Vigili assieme a funzionari dell’ufficio tecnico si siano prodigati per individuare e reperire i locali ai commercianti e che alcuni inquilini/proprietari non fossero stati avvistai di quanto stava accadendo; se si pensa ci siano responsabilità da parte dell’Amministratore che dovrebbe garantire le buone condizioni del condominio; se sono stati individuati nuovi locali adatti ad accogliere la nuova Moschea/Centro culturale Islamico o se risultano regolarmente autorizzati quelli di Via San Giacomo come appurato da varie persone che sono transitate nei pressi del capannone ivi ubicato, nella giornata di domenica 18 gennaio, notando la presenza di diversi fedeli in preghiera
come intende comportarsi l’Amministrazione comunale dinanzi all’ennesimo e presunto abuso, già segnalato dal sottoscritto al Comandante dei vigili nella serata del 18; se da parte delle istituzioni preposte alla tutela e rispetto del territorio, delle leggi e dell’ordinata convivenza sia ulteriormente tollerata l’arroganza di chi non ne vuole sapere di rispettare le leggi/regolamenti vigenti.
Il Sindaco Graziano Pattuzzi ha così risposto, in modo altrettanto articolato, al blocco delle domande contenute nell’interrogazione del Consigliere Menani.
Prima di tutto Pattuzzi ha ricordato come dal punto di visita politico, l’Amministrazione abbia proseguito nella linea della concretezza e dei fatti. Anziché delle parole, come invece in tanti hanno fatto in questi giorni , per screditare o sminuire l’azione di riqualificazione intrapresa.
Rivendicando a tutto campo l’azione politica intrapresa, – ha proseguito il Sindaco – sottolineando la responsabilità personale mia e della Giunta, nella firma di atti che sono senz’altro complessi e coerenti con le responsabilità di Governo assunte nei confronti della cittadinanza.
La chiusura di un palazzo come quello – ha spiegato il Sindaco – all’interno di quel progetto di riqualificazione del quartiere Braida, iniziato nel giugno del 2005 con la chiusura del condominio di via S.Pietro 6, proseguito con importanti opere urbanistiche e viarie, e che proseguirà anche in futuro, era doverosa. Sassuolo non poteva accettare di avere una struttura fatiscente, pericolosa e indegna come quella”.
Lo sgombero effettuato si è svolto in assoluta tranquillità, senza l’uso della forza e in brevissimo tempo, a testimonianza dell’ottimo lavoro svolto in questi mesi dagli agenti della Polizia Municipale, dai tecnici comunali, dai servizi sociali e dall’ufficio casa, che gradatamente, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, hanno provveduto a “svuotare” l’immobile trasferendo le famiglie residenti in altri appartamenti dislocati su tutto il territorio comunale per evitare nuove concentrazioni che darebbero vita a nuovi ghetti.Al momento dell’emissione dell’ordinanza da parte del Sindaco, occupavano, a vario titolo, gli appartamenti di via Circonvallazione 5 famiglie con minori, 6 padri con figli maggiorenni, una famiglia con un figlio maggiorenne, e 37 “singoli.
Il Sindaco ha poi spiegato come tutto il progetto di sostegno agli abitanti dello stabile è reso possibile dal finanziamento destinato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Per ognuna delle famiglie è stato individuato un appartamento e ad ogni singolo residente è stata proposta una soluzione abitativa: i criteri con i quali è stato assegnato il sostegno sono stati approvati dalla Giunta comunale il 4 dicembre scorso.

Gli interventi sono stati attuati solo nei confronti di abitanti regolarmente presenti nel condominio, come rilevato nel corso dei sopraluoghi condotti dalla Polizia Municipale, e in possesso di carta di soggiorno o permesso di soggiorno o di contratto di lavoro. Il Comune ha proceduto alla concessione degli alloggi destinati ai nuclei familiari o alla concessione del posto letto ai singoli adulti, nonché all’erogazione dei contributi economici, sulla base della verifica di tali requisiti. Sono infatti differenti le modalità di intervento nei confronti degli adulti singoli rispetto ai nuclei familiari, in ragione delle diverse prospettive di inserimento abitativo.
Le abitazioni sono state reperite in diverse zone di Sassuolo, escluso il quartiere Braida. In nessuno dei condomini dove sono stati reperiti gli appartamenti sarà collocata più di una famiglia proveniente da Via Circonvallazione.
Il sostegno assicurato dal Comune è distinto, a seconda si tratti di residenti proprietari, residenti locatari o semplici domiciliati.

Ai residenti proprietari dell’alloggio il Comune assicura il reperimento e l’allestimento degli alloggi, le spese di trasloco, gli interventi di housing sociale successivi al trasloco e un contributo, pari all’importo totale del canone concessorio, fino alla data di perfezionamento dell’atto di vendita o conferimento dell’appartamento alla Società di Trasformazione Urbana, e comunque per non oltre 12 mesi.

Ai residenti locatari il Comune assicura il reperimento e l’allestimento alloggi, le spese di trasloco e gli interventi di housing sociale successivi al trasloco.
Per i singoli domiciliati è previsto un contributo una tantum finalizzato ad agevolare l’autonomo reperimento di soluzioni abitative alternative, sia per la prima accoglienza temporanea presso alberghi sia per affrontare i pagamenti richiesti in via anticipata per la stipula di un contratto di locazione. Il pagamento avverrà solo su presentazione di contratto che documenti il reperimento autonomo di una soluzione abitativa alternativa. Gli interventi saranno attuati solo nei confronti di abitanti regolarmente presenti nel condominio, come rilevato nel corso dei sopraluoghi condotti dalla Polizia Municipale, e in possesso di carta di soggiorno o permesso di soggiorno o di contratto di lavoro.
Il progetto “La riqualificazione dell’area di Via Circonvallazione 189” prevede lo svolgimento di attività di mediazione linguistico-sociale finalizzata all’accordo con i residenti nella fase di individuazione di nuove soluzioni abitative. Ad essa segue l’attività di housing sociale finalizzata all’accompagnamento, all’inserimento e all’abitazione nei nuovi alloggi.
Ulteriormente, il Sindaco ha poi risposto a tutte le domande poste dall’interrogante:
La Polizia municipale ha già attivato le procedure sanzionatorie previste dalla legge a carico dei soggetti che non hanno ottemperato alle ordinanze del sindaco e a carico di coloro che hanno violato altre normative comunque riconducibili alla sicurezza e all’incolumità pubblica.
L’ordinanza prevede che in caso di inottemperanza e conseguente esecuzione d’ufficio, tutte le spese, ivi comprese quelle relative alla esecuzione delle opere provvisionali per evitare che intrusi possano riaccedere all’immobile, verranno recuperate a carico dei proprietari.
Le spese sostenute verranno poste in recupero, previa richiesta scritta, tramite le procedure previste dall’art. 16 “Riscossione coattiva” del vigente “Testo Unico dei regolamenti in materia di entrate comunali” approvato dal Consiglio Comunale con propria deliberazione n. 108 del 18/12/2007.
Non esiste alcuna contraddittorietà tra il principio del recupero delle spese sostenute in esecuzione dell’ordinanza adottata dal Sindaco ai sensi dell’art.54 del D.Lgs. 267/00 a tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana e quanto previsto dal Consiglio Comunale in materia di riqualificazione dell’area.
La riqualificazione è, infatti, prevista dal PSC vigente e segue il relativo procedimento urbanistico.
La scheda AR.2l del PSC prevede che a fronte di una operazione di trasformazione urbanistica complessiva sia riconosciuta una capacità edificatoria adeguata a compensare gli elevati costi connessi.
Ad oggi non è prevista alcun tipo di risorsa da destinare ai commercianti con attività in Via Circonvallazione 175/189.
I titolari degli esercizi (quattro dei quali si sono rivolti ad uno studio legale), sono stati incontrati dal Comune nelle scorse settimane. In quella sede l’Amministrazione comunale si è resa disponibile ad affiancarli nell’iter amministrativo che permetterà loro di proseguire in altri locali le rispettive attività e in alcuni casi la Polizia Municipale si è resa disponibile a visionare i locali reperiti dai titolari dei negozi.
L’invito che è stato loro rivolto è di cercare esercizi in zone diverse dal quartiere Braida, per non ricreare la situazione di concentrazione che andrebbero a danneggiare sia il processo di integrazione all’interno della comunità sia il prosieguo delle loro attività.

Per quanto riguarda la questione Moschea
(se sono stati individuati nuovi locali adatti ad accogliere la nuova Moschea/Centro culturale Islamico o se risultano regolarmente autorizzati quelli di Via San Giacomo come appurato da varie persone che sono transitate nei pressi del capannone ivi ubicato, nella giornata di domenica 18 gennaio, notando la presenza di diversi fedeli in preghiera) Il sindaco ha così risposto:
La DIA per l’esecuzione di opere edili interne nell’immobile ubicato in via San Giacomo è stata presentata in data 26.9.2008, prot.31605, dal legale rappresentante dell’Associazione culturale “El Huda”, locataria autorizzata dal proprietario.
Con provvedimento del 4.10.2008, prot.34572, è stata disposta la diffida all’inizio dei lavori indicati nella DIA. I Vigili urbani sono intervenuti in via S. Giacomo già alle ore 12,30 del giorno 18 gennaio su richiesta del Sindaco e nella stessa giornata, alle 17.30.

A seguito degli esiti del sopralluogo condotto in data odierna dallo Sportello unico e dalla Polizia Municipale, nel corso del quale è stato rilevato il mutamento di destinazione d’uso in assenza di titolo abilitativo, lo Sportello Unico ha predisposto la comunicazione di avvio procedimento finalizzato alla sanzione pecuniaria ai sensi dell’art. n° 16 della L.R. 23/04 e alla sospensione d’uso dei locali adibiti a centro culturale islamico ai sensi dell’art. n° 146 del RUE assegnando un termine minimo (5 giorni) per la presentazione di osservazioni e memorie. La relazione di sopralluogo dei tecnici ha accertato che non è stata eseguita alcuna opera edilizia; dai primi accertamenti risulta che non sono state attivate le utenze (Hera conferma per quanto riguarda gas e acqua).
L’Amministrazione si è quindi già attivata per l’applicazione delle norme che vietano l’uso non consentito dei locali.
Nella Replica alle risposte del Sindaco, il Capogruppo della Lega Nord, che ha tra l’altro ricordato al primo cittadino come non occorra polemizzare a livello politico con una forza che chiede sicurezza per i cittadini, ha precisato che proprio la Lega ha fatto pervenire al Sindaco immediata solidarietà, dopo l’episodio delle scritte al cimitero nuovo, attraverso il segretario Regionale.
Menani si è dichiarato poi soddisfatto per l’azione dello sgombero attuato, complimentandosi per l’azione svolta nello sgombero di via Circonvallazione, attuato a giudizio dell’esponente politico, in ritardo, rispetto alle richieste che da anni la Lega propone, sul tema della sicurezza.
E insoddisfatto invece per le risposte fornitegli dal Sindaco sugli sviluppi della situazione complessiva relativa alla eventuale nuova Moschea.
Il capogruppo della Lega Nord ha confermato come, a suo giudizio, non devono essere concessi nuovi luoghi di culto nel nostro territorio.
Ritenendo inaffidabile il comportamento tenuto fino ad ora dall’Associazione culturale Islamica in oggetto.
E ha ricordato al Sindaco che gli stessi terreni previsti nella zona del depuratore di via Regina Pacis , non possano essere ceduti o trasformati per altre attività, essendo di pertinenza pubblica, in base alle normative urbanistiche vigenti.

Di particolare interesse poi – successivamente al rinvio di alcuni punti previsti, a causa dell’assenza dei relatori interessati – il punto successivo esposto dal Consigliere del gruppo misto Gabriele Giovanardi.
Giovanardi, riepilogando brevemente che avranno a breve inizio i lavori per la realizzazione della nuova struttura Canile e gattile intercomunale e che già diverse amministrazioni in Italia hanno adottato la possibilità diprevedere uno spazio per al sepoltura degli animali di affezione, ha chiesto che tale possibilità (e con relativo regolamento gienico sanitario che ne disciplini l’utilizzo) sia prevista anche per la nuova struttura che servirà i Comuni di Sassuolo, Fiorano, Formigine, Maranello e la Comunità Montana di Montefiorino.
L’Assessore all’Ambiente Giuseppe Megale si è detto del tutto d’accordo con la proposta di Giovanardi, ricordando l’imminente avvio – dopo anni – dei lavori di realizzazione della nuova struttura intercomunale.
Sono poi intervenuti nel merito, esprimendo plauso e condivisione della proposta avanzata sia la Presidente Barbolini che i consiglieri Casolari (ANPDL) e Vecchi (PD).
L’ODG è stato così votato all’Unanimità di tutti i consiglieri delle forze politiche presenti (PFD, Gruppo misto, Forza Italia, AN, PDCI, PCL, La Margherita uniti per Pattuzzi, Liberali Popolari – Pdl) fatta salva l’astensione di Nicola Caserta (Gruppo Misto).

Claudio Casolari (AN-PDL) ha chiesto la parola per un breve intervento personale relativo alla nuova situazione di Braida e all’ultimo intervento effettuato dall’Amministrazione con lo sgombero di lunedì scorso. Il consigliere ha ringraziato personalmente il Sindaco, dichiarando di sentirsi più sicuro, d’ora in poi, nel risiedere e dormire nel quartiere.

Claudia Severi, all’ultimo punto trattato, ha presentato un Ordine del Giorno relativo al tema della verifica sul controllo dei documenti assicurativi sugli automezzi.
La Severi, ricordando come risultino sempre più diffusi e frequenti i casi di frode scoperti sulle autovetture con ricevute di a pagamento contraffatti, ha auspicato un maggior impegno nei controlli e nelle verifiche da parte del corpo di Polizia Municipale e un’informazione al Consiglio delle azioni (e dei risultati) intrapresi.
L’ODG, dopo un intervento di plauso del capogruppo Lettieri del PD, è stato quindi votato e approvato all’unanimità dei presenti in consiglio.