Il presidente del Consiglio provinciale, Maurizio Cevenini, ha ricordato oggi, in apertura di seduta, la figura di Rinaldo Scheda, scomparso ieri a 86 anni, che fu per oltre un quarto di secolo prestigioso e amato leader sindacale bolognese e nazionale della Cgil, e anche, per due anni, dal 1951 al 1953, consigliere e assessore anziano della Provincia nel primo mandato
amministrativo dell’Ente (1951-1956, presidente Roberto Vighi).


Rinaldo Scheda era nato a Bologna nel 1923. Nel Ventennio maturò la sua profonda convinzione antifascista, l’adesione al Pci e la militanza sindacale attraverso le lotte che videro protagonista la Camera del lavoro
di Bologna.
Il suo primo lavoro fu quello di impiegato con la casa editrice Zanichelli. Poi cominciò a fare il sindacalista a tempo pieno e diventò, giovanissimo, segretario della Fillea (il sindacato dei lavoratori edili e del legno),
prima provinciale e – dal 1952 – nazionale.
Dal 1949 al 1952 fu segretario della Camera del lavoro di Bologna. Poi Giuseppe Di Vittorio lo convinse a trasferirsi a Roma, ad assumere la
direzione della Fillea e ad entrare nella segreteria nazionale con l’incarico di dirigere l’organizzazione (incarico che manterrà per oltre
vent’anni, fino al 1981).
Scheda fu segretario confederale dal 1957 al 1979 e, come esponente del Pci, fece parte per molti anni della direzione nazionale del suo partito.
Mantenne sempre stretti contatti con la sua Bologna e con l’Emilia-Romagna.
Al termine dell’intervento di Cevenini, il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio.