Fans o semplici curiosi: in tanti hanno partecipato stamane, in via Mar Adriatico a Modena, all’inaugurazione del nuovo campo da calcio intitolato a Mirto Baroni, prima atleta e poi dirigente della Villa D’Oro, morto prematuramente. Ospite d’onore dell’inaugurazione Luca Toni, bomber della nazionale italiana di calcio e portacolori del Bayer Monaco.

All’inaugurazione hanno preso parte il sindaco Giorgio Pighi, Antonino Marino, assessore allo Sport del Comune di Modena, Roberto Guerzoni, assessore ai Lavori pubblici, Antonio Carpentieri, presidente della Circoscrizione n. 2 ed Alessandro Battani, presidente della Polisportiva Villa D’Oro.

Il nuovo campo da calcio dedicato a “Mirto Baroni”, è stato realizzato dall’Amministrazione comunale nel nuovo insediamento in Via Mar Adriatico 300.
Sostituisce il vecchio campo in Via Nonantolana. L’impianto, nel suo complesso, si estende su una superficie di 22 mila metri quadrati (quasi 3 volte il vecchio impianto). Il gestore è la Polisportiva Villa d’oro, sezione calcio. L’impianto è dotato di quattro spogliatoi per atleti, due spogliatoi per gli arbitri, un’infermeria, uffici, una saletta riunioni (nel corso della cerimonia di inaugurazione la saletta sarà intitolata a Paolo Faulisi atleta della Villa D’Oro deceduto giovanissimo), una lavanderia e vari depositi. Il campo da gara in erba è dotato di illuminazione e degli impianti di drenaggio ed irrigazione.

E’ servito da un campo di allenamento di dimensioni regolari (con drenaggio, impianto di irrigazione ed illuminazione) omologabile anche per gare amatoriali. Infine è stato realizzato un campetto in sintetico per il gioco libero. Per contenere i consumi di acqua potabile è stato realizzato un pozzo artesiano. Per quest’opera l’Amministrazione comunale ha investito 1 milione 162 mila euro.

La realizzazione del campo Mirto Baroni è il primo step del “progetto di ricollocazione dei campi da calcio comunali” che vedrà la dismissione e contemporanea nuova realizzazione di diversi campi da calcio cittadini.

Il progetto è nato dalla constatazione che alcuni campi da calcio si trovavano in posizioni all’interno della città, non più adatte ad ospitare strutture sportive perché circondate da numerose costruzioni. Inoltre i campi, già in funzione da parecchi anni, necessitavano di interventi strutturali particolarmente importanti e costosi.

Ma anche i lavori di maquillage non avrebbero sopperito alla ristrettezza di spazi, una necessità inderogabile visto che il Baroni viene utilizzato quotidianamente da numerose squadre. Il piano di ricollocazione ricava le risorse al proprio interno. Dall’ alienazione delle aree dei vecchi campi vengono reperite le risorse finanziare necessarie per la realizzazione dei nuovi impianti e per finanziare altre importanti opere pubbliche cittadine.