Nel 2008 le nuove immatricolazioni di veicoli industriali in Lombardia sono calate dello 0,5% passando dalle 3.705 unità del 2007 a 3.688 unità. Si tratta di un calo di lieve entità, sottolinea il Centro Ricerche Continental Autocarro, che ha realizzato lo studio da cui derivano questi dati, condizionato dallo scoppio della crisi economica che ha spinto al ribasso le vendite, soprattutto nell’ultimo trimestre.

A livello provinciale particolarmente positiva la performance di Piacenza (+33,7% rispetto al 2007). Seguono a grande distanza Rimini (+4,3%) e Parma (+3%). In netto calo, invece, Bologna (-22,5%), Reggio Emilia (-9,4%) e Ravenna (-7%). L’Emilia Romagna, per immatricolazioni di veicoli industriali nel 2008, si colloca al nono posto della graduatoria regionale, guidata da Sardegna (+23%), Basilicata (+17,4%) e Valle D’Aosta (+9%).
Nel 2008 in tutta Italia le immatricolazioni di mezzi per il trasporto pesante sono state 34.477, con un calo del 3,7% rispetto al 2007. Il consuntivo dell’intera annata, che chiude con un lieve calo, può essere considerato un risultato non particolarmente negativo, a maggior ragione data la situazione generale dell’economia ed il calo subito dal settore automobilistico. Questo dimostra come, anche in un momento di crisi economica, sia avvertita in maniera forte l’esigenza di rinnovamento del parco degli autocarri circolanti in Italia. Questa spinta al rinnovamento è causata da un lato dall’esigenza di diminuire le emissioni di sostanze nocive provenienti dagli autoveicoli e dall’altro dalla volontà di aumentare gli standard di sicurezza della circolazione tramite l’applicazione di nuovi dispositivi tecnologici sviluppati dalle case costruttrici.
“Queste esigenze – sottolinea Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental Truck Italia – sono valide non solo per gli autocarri, ma anche per i pneumatici, che influiscono in maniera diretta sia sul livello delle emissioni nocive che sugli standard di sicurezza del veicolo. Proprio per questo motivo Continental da anni orienta la sua ricerca all’ottenimento dei migliori risultati in questi due settori. Infatti il ‘Research & Development Department’ di Continental è alla costante ricerca di nuove soluzioni a tutto campo per ridurre le emissioni di CO2 . In particolare l’attenzione a questo aspetto riguarda le emissioni in fase di produzione, quelle del pneumatico in fase di rotolamento e la riduzione dell’impatto ambientale del pneumatico a fine vita”.

Nel 2008 spesi in Emilia-Romagna 174,1 milioni di euro per le revisioni auto
Nel 2008 gli automobilisti emiliano-romagnoli hanno speso 174,1 milioni di euro per far revisionare le loro auto presso le officine private autorizzate. Questi dati derivano da elaborazioni dell’Osservatorio Autopromotec che è la struttura di ricerca della più specializzata manifestazione fieristica internazionale di attrezzature, prodotti e servizi per l’assistenza all’industria automotive, la cui prossima edizione, la 23°, si terrà nel quartiere fieristico di Bologna dal 20 al 24 maggio 2009. La cifra comprende il pagamento della tariffa fissata per le revisioni per complessivi 61,5 milioni di euro ed il costo delle operazioni di manutenzione e riparazione necessarie per porre gli autoveicoli in grado di superare i controlli previsti, cioè la spesa per la cosiddetta attività di prerevisione, che ammonta a 112,6 milioni di euro.
E’ ovviamente Bologna la provincia dell’Emilia-Romagna che registra con 35,7 milioni di euro la spesa più alta per revisioni e prerevisioni eseguite nel 2008. Seguono Modena con 27,8 milioni di euro, Reggio Emilia con 20,9 milioni, Ravenna con 17 milioni, Parma con 16,7 milioni, Forlì-Cesena con 16,1 milioni, Ferrara con 15,3 milioni, Rimini con 12,4 milioni e Piacenza che con 12,2 milioni di euro chiude la graduatoria delle province emiliano-romagnole. L’Emilia-Romagna per spesa in revisioni e prerevisioni di auto effettuate nel 2008, si colloca al quarto posto della graduatoria nazionale per regioni, preceduta dalla Lombardia al primo posto, dal Lazio al secondo posto e dal Veneto al terzo posto.
Nel 2008 in tutta Italia gli automobilisti hanno speso 2.160,9 milioni di euro per la revisione dei propri autoveicoli, rispettivamente 763,6 milioni di euro come pagamento della tariffa fissata per la revisione e 1.397,3 milioni di euro per l’attività di prerevisione. Rispetto al 2007 la crescita è del 6,0%. L’aumento della spesa complessiva per le revisioni nel 2008 è essenzialmente dovuto alla nuova tariffa di revisione di 45 euro per le officine private che, ferma da oltre nove anni, è entrata in vigore dal 20 ottobre 2007. Cala invece la spesa per le prerevisioni (-3,6%), in quanto il numero degli autoveicoli chiamati a revisione è sensibilmente inferiore a quelli chiamati per legge ad eseguire i controlli periodici nel corso del 2007.
La revisione periodica degli autoveicoli, che è parte integrante ed obbligatoria (art. 80 del Codice della strada) della corretta manutenzione degli autoveicoli è uno strumento fondamentale per la sicurezza stradale. Per semplificare adempimenti e controlli, da tempo l’Osservatorio Autopromotec chiede che, come già avviene in altri paesi europei, sia data evidenza al rispetto degli obblighi di revisione con un bollino sul parabrezza delle vetture. Inoltre, l’Osservatorio Autopromotec chiede che per facilitare gli automobilisti, come avviene per il rinnovo della patente, il Ministero competente invii un avviso ai proprietari delle auto chiamate alla revisione.