A seguito delle approvazioni da parte delle assemblee dei soci delle rispettive aziende e dei consigli elettivi degli Enti Locali bolognesi e ferraresi, succedutesi nel corso degli ultimi mesi, con la stipula dell’atto di fusione, avvenuta ieri, si è compiuta la tappa conclusiva del percorso che ha portato all’incorporazione, all’interno di ATC, di ACFT SpA, l’azienda dei trasporti pubblici ferraresi, e di CERM Srl, società che operava nel campo della manutenzione dei mezzi, prima totalmente partecipata da ACFT.

ATC, che negli ultimi anni si è profondamente ristrutturata e può oggi contare sulla sua capacità di produrre reddito e su una robusta solidità finanziaria e patrimoniale, è un soggetto industriale in grado di gestire un servizio di bacino più ampio su cui, per posizione geografica, oltre che per competenza operativa, può produrre a pieno titolo un’ottimizzazione dei flussi di mobilità. Proprio sulla base degli spostamenti delle persone per studio, lavoro e servizi tra territori contigui, già alla fine del 2005, ATC elaborò un progetto di ampliamento del territorio servito. Quel progetto, che vide l’interesse e l’adesione di Ferrara, oggi finalmente prende corpo con una fusione che è la prima in Italia riguardante l’integrazione del TPL di due bacini provinciali in una sola azienda.
Attraverso la crescita dimensionale di un soggetto gestore del trasporto pubblico su due bacini contigui si persegue l’importante obiettivo di ottimizzare le risorse per l’erogazione del servizio creando così valore da reinvestire per il miglioramento dell’offerta.
Le economie di scala, le maggiori efficienze, la riorganizzazione della rete, il miglior assorbimento dei costi fissi e lo sviluppo di tecnologie a supporto del servizio permetteranno, infatti, la riduzione dei costi migliorando, in prospettiva, i risultati economici e aumentando, quindi, la capacità di investimento dell’azienda.

Naturalmente, l’integrazione avviene tra due soggetti di ben diversa redditività e nel piano triennale 2009-2011 è previsto uno sforzo per conseguire i risultati di eccellenza già ottenuti da ATC sul solo bacino bolognese.
Il piano industriale prevede 66,4 milioni di euro di soli investimenti netti autofinanziati nel triennio, 19 dei quali destinati all’acquisto di 130 nuovi veicoli ecocompatibili ed oltre 4 milioni all’adeguamento tecnologico per il sistema di telecontrollo dei mezzi e per il sistema di tariffazione regionale integrata.

Il nuovo assetto organizzativo prevede un’unica struttura per le funzioni di staff, ma anche la sopravvivenza dei marchi locali ATC e ACFT ed il mantenimento di competenze territoriali quale riferimento importante per l’utenza dei diversi bacini e per mantenere un livello immediato d’interlocuzione con le istituzioni locali.
L’Azienda, così integrata, produrrà oltre 47 milioni di km all’anno, con 1240 veicoli al servizio di un territorio di 6.334 kmq e di un bacino di oltre 1,3 milioni di soli residenti; il valore della produzione per la sola attività di trasporto pubblico già dal 2009, sarà di oltre 185 milioni di euro.
A seguito dell’incorporazione, i soci di ATC diventano dunque i 4 Enti Locali, Province e Comuni di Bologna e Ferrara, con il Comune di Bologna che mantiene la maggioranza della Società.

La governance della società sarà affidata ad un Consiglio d’Amministrazione composto da 5 membri, 3 dei quali nominati dal Comune di Bologna, tra cui il Presidente, 1 dalla Provincia di Bologna e 1 dalla Provincia di Ferrara, che ricoprirà il ruolo di Vicepresidente.