Nei giorni scorsi al Palazzo Rosso di Bentivoglio si è svolto l’incontro conclusivo del percorso iniziato due anni fa che ha portato alla
ristrutturazione e adeguamento degli impianti della Fonderia Atti SpA, grazie anche al coinvolgimento degli enti territoriali competenti.


All’incontro, convocato dal sindaco e dagli assessorati Attività produttive e Ambiente della Provincia, hanno partecipato i lavoratori dello stabilimento e i cittadini che da tempo lamentavano il cattivo odore
nell’area limitrofa alla fonderia ed esprimevano preoccupazione per la salute a causa dei fumi provenienti dalla fusione e lavorazione dei metalli.
A due anni dal diretto coinvolgimento della Provincia, dopo numerosi e sistematici incontri e sopralluoghi tecnici, la Fonderia Atti di
Bentivoglio può vantare ora la realizzazione di un impianto produttivo che tutela la salubrità dell’ambiente e garantisce ai lavoratori migliori
condizioni per l’igiene e la sicurezza del luogo di lavoro.
Nel corso dell’incontro, i responsabili tecnici del Settore ambiente della Provincia, dell’Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente (Arpa,
Sezione provinciale di Bologna) e dell’Unità operativa prevenzione sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Ausl di Bologna, hanno esposto
dettagliatamente il percorso che ha portato l’azienda alla realizzazione della ristrutturazione degli impianti per l’adeguamento alle normative
tecniche di riferimento in campo ambientale e alle prescrizioni della medicina del lavoro.
Già nel maggio 2007, su richiesta delle organizzazioni sindacali e a seguito delle segnalazioni di Arpa e Ausl, si era attivato il Tavolo di salvaguardia della Provincia per la collaborazione tra i diversi enti
erritoriali competenti e favorire l’avanzamento degli interventi della Fonderia Atti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Per meglio coniugare le esigenze produttive con le istanze dei lavoratori e dei cittadini, che chiedevano garanzie sulla salubrità e sulla sicurezza degli ambienti interni ed esterni allo stabilimento, è stato costituito un “tavolo tecnico” composto dai responsabili tecnici di azienda e enti territoriali competenti. L’attività di assistenza e di monitoraggio di
questo tavolo nel corso dei mesi ha portato, prima, all’elaborazione di un progetto condiviso per l’adeguamento degli impianti di aspirazione dei fumi e delle polveri all’interno dell’azienda e degli impianti responsabili delle emissioni in atmosfera, e poi alla sottoscrizione, nel marzo 2008, di un verbale di accordo quadro che ha permesso alla fonderia di ottenere l’Autorizzazione integrata ambientale.