Si è conclusa con pieno consenso degli espositori e dei partecipanti la seconda edizione de La Campionaria delle Qualità Italiane. Ospitata nel quartiere fieristico di FieraMilanoCity l’iniziativa, organizzata da Symbola – Fondazione per le Qualità Italiane in collaborazione con Fiera Milano Congressi e Unioncamere, si è confermata come un appuntamento unico e in controtendenza, un format di originale interesse per raccontare quel made in Italy innovativo e competitivo che attraversa trasversalmente tutti i settori economici, dall’agroalimentare alla meccanica, dalla moda alla comunicazione, dall’architettura ai servizi alle realtà associative.

. E proprio questi settori, presentati nelle loro recenti evoluzioni imprenditoriali, sono stati invitati dalla Camera di Commercio di Modena a rappresentare, in uno spaccato sintetico e prestigioso, il dinamismo e la capacità di innovazione del sistema produttivo modenese.

CMS spa di Marano sul Panaro ha esibito la sua capacità legata alla meccanica accanto allo sviluppo dei servizi ad essa collegati, e grande successo ha avuto Superlizzy la compattatrice di rifiuti per la raccolta differenziata o per una sola tipologia di rifiuto alimentare; il Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi ha confermato, con degustazioni mirate, le giuste ambizioni dello “champagne rosso” di eccellenza; il Campus della Moda di Carpi ha confermato il suo ruolo chiave per la rivitalizzazione di un distretto storico del made in Italy chiamato a formare nuove figure professionali utili a innervare i saperi territoriali storici. Infine Raggio Verde, la società cartotecnica e di packaging di Arturo Malagoli, animatore del progetto e fondatore di Symbola, ha presentato la sua ricerca non solo sulle forme ma anche sui materiali a base di canapa, un autentico valore aggiunto che ha reintrodotto nel sistema italiano l’uso di questa fibra per svariate applicazioni.

L’esperienza della coalizione capitanata dalla Camera di Commercio di Modena, che tra l’altro ha aderito recentemente a Symbola, conferma la felice citazione di Ermete Realacci a proposito di un proverbio africano, se si vuole andare veloci si va da soli ma se si vuole andare lontano si va con gli altri. E’ emerso anche in questa occasione il dinamismo, la capacità di innovazione e di rappresentazione che il territorio, e i suoi attori economici, storicamente sanno esibire anche nei giorni più critici di una difficile congiuntura.
Lo spazio, realizzato in cartone riciclato, interamente sostenibile e dal concept accattivante, ha saputo offrire agli ospiti e alle tante Istituzioni dello Stato presenti, uno spaccato dell’economia modenese vitale e appassionato, un messaggio positivo che è stato colto dai numerosi visitatori.
Il dialogo tra la storia dei luoghi, l’antropologia e le produzioni contemporanee ha mostrato una volta ancora che Modena, la sua governance e il suo tessuto produttivo diversamente inteso, è e resta un territorio vocato e centrale per la conoscenza e lo sviluppo del sistema economico italiano.