Come capita spesso quando le grandi opere hanno ritardi di decenni, l’autostrada Cispadana col suo percorso definito troppo tempo fa, transiterebbe troppo vicino ai centri abitati. Ed è ovvio per tutte le persone di buonsenso che non è un bene che una strada ad alta densità e velocità di scorrimento vada a lambire dei paesi.


Per questo penso che la proposta di confronto fra Comitati e Regione sul tracciato della Cispadana, sia un’idea di buonsenso, appunto. I Comitati nati proprio in seguito alla sordità delle amministrazioni di sinistra su questo argomento vogliono poter supportare la loro protesta con i dati scientifici in loro possesso.
Dov’è lo sbandierato dialogo col territorio di cui la sinistra si vanta tanto? Un gruppo di cittadini scontenti vuole aprire un tavolo di discussione non per annullare la realizzazione di un’infrastruttura, ma per dimostrare, dati alla mano, che l’eccessiva vicinanza dell’autostrada alle abitazioni ha solo svantaggi, perché questa volta non si vuole ascoltare? Modificare il percorso è ancora possibile, ed è questo il momento di discuterne, per non trovarsi davanti a proteste evitabili, e a paesi della provincia deturpati e derubati della loro identità.

Avv. Luca Ghelfi, PDL
Candidato alla presidenza della Provincia di Modena