denaro1Cia e Confagricoltura dell’Emilia-Romagna respingono al mittente le accuse di responsabilità sul mancato finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale a copertura del sistema assicurativo delle produzioni agricole. “E’ impensabile – spiegano le organizzazioni agricole – mettere in discussione il lavoro del Parlamento attribuendogli di aver agito in ritorsione alle legittime e ordinate manifestazioni, mentre il problema da molti sottovalutato era la mancanza di copertura finanziaria”.

Cia e Confagricoltura confermano l’azione sindacale svolta fino ad oggi a difesa dei produttori e ribadiscono che “se si fosse accettata la proposta di un fronte agricolo comune, avremmo avuto maggiore considerazione nella società e nel Parlamento”. Le due organizzazioni regionali rilanciano così un appello “perché in una situazione così pesante per l’economia e per i consumi è irresponsabile mantenere la divisione del mondo agricolo e solo pensare ad un aggravio dei costi di produzione che andrebbero invece diminuiti”.

Senza la disponibilità finanziaria del Fondo di solidarietà nazionale la campagna produttiva 2009 riscontra un onere certo per le imprese: il costo esageratamente aumentato delle polizze assicurative contro le calamità naturali. I costi così alti hanno reso difficile la sottoscrizione di polizze adeguate, sia in numero e in valore della produzione che in qualità delle tipologie di polizza sottoscrivibili dai produttori, rispetto al rischio di perdita o riduzione di reddito a seguito delle calamità che puntualmente hanno già iniziato a “battere” alcuni areali della nostra regione.

“Prendiamo positivamente atto, comunque, delle continue dichiarazioni del ministro all’Agricoltura Zaia e, ultimamente, del presidente del Consiglio, di una ferma volontà di trovare la soluzione al rifinanziamento del Fondo. Auspichiamo che gli impegni si trasformino in concreta realtà e che si reperiscano dal bilancio nazionale le risorse necessarie, nonostante le unilaterali e sterili sollecitazioni della Coldiretti”.