treniOgni anno centinaia di persone muoiono in incidenti che avvengono in corrispondenza dei passaggi a livello. In Europa sono almeno 600 le vittime. Il 95% degli incidenti è provocato dagli utenti della strada. Le vittime d’incidenti in corrispondenza dei passaggi a livello sono pari ad un terzo di quelle in ambito ferroviario e il 2% dei morti sulle strade.

E proprio sui passaggi a livello è stata organizzata per oggi una “Giornata europea di sensibilizzazione” per informare i cittadini sul fatto che questi incidenti possono essere evitati sia rispettando il codice della strada sia evitando comportamenti scorretti in corrispondenza dei passaggi a livello. In programma eventi congiunti nelle principali città dei 27 Stati membri che aderiscono all’iniziativa.

Comune il messaggio: “Stop agli incidenti! Campagna di promozione europea per passaggi a livello più sicuri”.

L’iniziativa comunitaria è promossa dalla Commissione Europea, dal Parlamento europeo, dalle Agenzie governative, dalle Imprese ferroviarie, dai Gestori delle infrastrutture ferroviarie e dalle Forze di Polizia di 27 Paesi europei, in collaborazione con le Associazioni internazionali di trasporto ferroviario (UIC, CER ed EIM), il Forum Europeo Passaggi a Livello (ELCF), l’European Transport Safety Council (ETSC) e l’Agenzia Ferroviaria Europea (ERA).

La “Giornata di sensibilizzazione sui passaggi a livello” segue la firma della Carta Europea della Sicurezza Stradale, avvenuta il 20 marzo 2009, che vincola i settori stradale e ferroviario ad intraprendere forti azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul pericolo legato a comportamenti rischiosi ai passaggi a livello.

La Carta è un’iniziativa dell’Unione Europea che ha l’obiettivo di sviluppare azioni concrete, valutarne i risultati e avviare una sensibilizzazione sulla necessità di ridurre gli incidenti stradali mortali attraverso lo scambio delle best practices in ambito di sicurezza stradale, fornendo una dimensione europea alle iniziative individuali o collettive.

Il Vice Presidente della Commissione Europea e Commissario ai Trasporti Antonio Tajani a tale proposito ha detto: “La sicurezza stradale è una questione prioritaria per la Commissione Europea. È mia personale convinzione che tali iniziative dovrebbero essere incoraggiate. Sono certo che le attività come la “Giornata di sensibilizzazione” contribuiranno a migliorare la sicurezza dei passaggi a livello”.

La “Giornata europea di sensibilizzazione” prevede momenti educativi e promozionali sui comportamenti sicuri che devono essere adottati in prossimità dei passaggi a livello.

In tutta Europa vengono distribuiti volantini presso i passaggi a livello, nelle scuole, nelle scuole guida, eccetera. Manifesti sono stati affissi anche nelle stazioni ferroviarie e nei luoghi maggiormente frequentati. Messaggi speciali sono trasmessi nei circuiti radiofonici e televisivi.

Una campagna di comunicazione che ha suscitato molto interesse anche in molti Paesi extra europei – come Australia, Canada, India e Sud Africa – che hanno preso spunto dalla “Giornata europea di sensibilizzazione” per proprie attività su questo tema.

Informazioni e materiale didattico sono disponibili sul sito web levelcrossing.net, dedicato ai passaggi a livello.

Norme di comportamento ai passaggi a livello

I passaggi a livello sono i punti dove i treni incrociano la viabilità stradale. La loro funzione è quella di separare la circolazione dei convogli ferroviari da quella delle auto, delle biciclette e dei pedoni.

I passaggi a livello sono punti di potenziale pericolo sia per le persone sia per il treno.

È necessario quindi osservare scrupolosamente le norme di comportamento stabilite dal Codice della Strada.

Le nuove linee ferroviarie, oggi, sono costruite senza passaggi a livello, mentre per le linee già esistenti Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha attivato un programma di intervento che prevede l’eliminazione di 120 passaggi a livello all’anno e un investimento complessivo di circa 800 milioni di euro.

Sulla rete fondamentale – su cui transita il 90 per cento del traffico ferroviario – sono in esercizio circa 564 passaggi a livello (di cui 63 in consegna a privati), i più impegnativi da sopprimere perché inseriti nei più importanti sistemi urbani.

Nel 2008 RFI ha soppresso – a livello nazionale – 86 passaggi a livello (investimento complessivo circa 100 milioni di euro), mentre nel 2007 sono stati soppressi 159 passaggi a livello (investimento complessivo circa 190 milioni di euro).

Gli interventi sono finanzianti dallo Stato con appositi fondi e sono concordati con gli Enti locali (Regioni, Province e Comuni) e/o Enti quali l’Anas.

In particolare il piano di soppressione e automazione dei passaggi a livello in Emilia Romagna – messo a punto con la Regione e i Comuni – riguarda 54 impianti, per un investimento complessivo di 65 milioni di euro. Già disponibile il finanziamento per 50 milioni di euro.

Fra questi:

• 4 nel comune di Bologna in corrispondenza di Via del Rosario, Via del Lazzaretto, Via Zanardi e Via del Pane;

• 2 sulla linea Bologna – Padova: fra Coronella e Poggio Renatico (comune di Poggio Renatico ) e fra Poggio Renatico e Ferrara (comune di Ferrara);

• 1 sulla linea Piacenza – Alessandria (comune di Piacenza) con realizzazione di un cavalcaferrovia sovrapassante le linee Bologna – Milano e Piacenza – Alessandria;

• 3 sulla linea Bologna – Ancona: due fra Imola e Castelbolognese e uno fra Castelbolognese e Faenza (comune di Castelbolognese);

• 4 sulle linee Castelbolognese – Ravenna, due fra Barbiano e Lugo e uno fra Lugo e Bagnacavallo, e Lugo – Lavezzola, uno fra Lugo e Sant’Agata (comune di Lugo)

• 3 sulla linea Ferrara – Rimini, fra Cervia e Cesenatico (due nel comune di Cervia e uno nel comune di Cesenatico)

Entro la fine del 2009 RFI prevede di eliminare nelle aree di competenza di RFI Emilia Romagna 4 passaggi a livello: due nel comune di Bologna (Via del Lazzaretto e Via del Pane), uno nel comune di Castelbolognese e uno nel comune di Fidenza (Linea Fidenza – Cremona) per un investimento complessivo di 5 milioni di euro. Nel 2008 sono stati eliminati 3 passaggi a livello: uno nel comune di Poggio Renatico (linea Bologna – Padova) e due nel comune di Poggio Rusco (grazie al completamento dei lavori di raddoppio della linea Bologna – Verona) per un investimento complessivo di 7 milioni di euro.

In Italia sono attualmente circa 6.392 i passaggi a livello (di cui 1.411 quelli la cui responsabilità è affidata direttamente ai privati) presenti su tutta la rete nazionale. Negli ultimi anni sono stati investiti circa 80 milioni di euro all’anno per l’eliminazione dei passaggi a livello e la loro sostituzione con sottopassi e cavalcavia.

L’operazione ha dei costi considerevoli, ma è un processo fondamentale per incrementare gli standard di sicurezza.

Come funziona il passaggio a livello

Le operazioni di apertura e chiusura dei passaggi a livello sono controllate con sistemi tecnologici, quali telecamere o sistemi di tipo radar, che verificano che non siano rimasti intrappolati mezzi (auto, camion o autoarticolati) tra le barriere.

Oggi questi moderni sistemi elettrici ed elettronici, in molti casi azionati dal passaggio dei treni, consentono di tenere abbassate le sbarre per il tempo strettamente necessario per il passaggio dei convogli. In passato le operazioni di chiusura e apertura erano fatte da persone che custodivano il passaggio a livello ad orari stabiliti. Ciò determinava tempi di attesa per il transito stradale decisamente lunghi.

I passaggi a livello sono sempre segnalati, anche quando sono aperti. È importante in ogni caso attraversarlo con cautela, anche quando le sbarre sono alzate.

La chiusura del passaggio a livello è segnalato dal suono della campanella, dall’accensione della luce del segnale e dal movimento delle sbarre, che iniziano ad abbassarsi.

Le regole da rispettare ai passaggi a livello

Prima regola: attraversare un passaggio a livello solo quando le barriere sono completamente alzate.

Seconda regola: quando il passaggio a livello è chiuso non si deve scavalcare, passare sotto la sbarra, cercare di sollevare le barriere.

Terza regola: il passaggio del treno non è il segnale che si può attraversare i binari; subito dopo, infatti, potrebbe passare un altro convoglio in direzione opposta o sul binario attiguo, sulle linee a doppio binario.

É il Codice della Strada, articolo 147, a dettare le regole sul comportamento ai passaggi a livello. Non rispettare queste regole vuol dire violare il Codice della Strada.

La tipologia dei passaggi a livello

Passaggio a livello a barriere complete, occupa tutta la carreggiata stradale: quando le barriere sono chiuse il segnale semaforico si accende a luce rossa fissa e suona la campanella posizionata sullo stante del passaggio a livello.

Passaggio a livello del tipo a semibarriere, occupa mezza carreggiata stradale: i due semafori a luce rossa lampeggiano alternativamente e contemporaneamente suona la campanella.

Passaggi a livello senza barriere sono di due tipi: semaforizzati e non semaforizzati.

Semaforizzati: Croce di Sant’Andrea con due segnali a luce rossa che lampeggiano alternativamente.

Non semaforizzati: Croce di Sant’Andrea (se la visibilità verso la sede ferroviaria è sufficiente lungo tutto il percorso di approccio); Croce di Sant’Andrea e segnale semaforico (se la visibilità verso la ferrovia è sufficiente solo da breve distanza dal binario): fermarsi e dare la precedenza.