M.Freni“Questo premio valorizza le donne che, nei campi più diversi, sono state capaci di realizzarsi professionalmente e hanno portato nel loro lavoro sensibilità e umanità, ma soprattutto sono state capaci di essere attente ai problemi sociali, oltre a quelli professionali dei diversi settori in cui operano e hanno operato”. Sono queste le parole con cui il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha salutato Mirella Freni e le altre sette signore, a cui ha poi consegnato il 24 giugno a Palazzo Marino, il premio MILANODONNA 2009.

MILANODONNA è il riconoscimento che il Sindaco ha voluto attribuire a Mirella Freni “in ringraziamento della Sua attività di tutta una vita” con la motivazione: “grande soprano che ha saputo conquistare il mondo. Una straordinaria carriera iniziata quando aveva soltanto dieci anni, ha regalato a Milano numerose e indimenticabili interpretazioni al Teatro alla Scala, diretta dai più grandi direttori d’orchestra e, lungamente, dal Maestro Von Karajan. Ancora oggi si impegna in recital a favore di bambini e persone con disagi fisici e psichici”.

Le altre Signore premiate sono: Amalia Litta Modigliani, operatrice sociale e culturale, Gae Aulenti, architetto e designer di fama internazionale, Valentina Cortese, attrice, Rosalba Terranova Cecchini, medico e neuropsichiatra, Maria Antonia Pigozzi Rossini, imprenditrice, Celestina Milani, glottologa, Tatiana Quercia de Bartolomeo, analista e consulente.

Il premio ha anche l’obiettivo di patrocinare una staffetta ideale che unisca le generazioni e per questa ragione è suddiviso in due categorie: Grandi Donne e Giovani Donne. Nel corso dell’evento, nella sezione Giovani Donne, sono state segnalate giovani che, con il loro impegno e con il loro talento, stanno operando in modo significativo a Milano e possono rappresentare una speranza per il futuro.

L’evento è stato promosso dal Sindaco della città, Letizia Moratti, realizzato da Mariolina Moioli, Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali, con la direzione artistica di Gisella Borioli.

Foto di Gianni Congiu