cgil_cisl_uilCgil Cisl Uil di Modena, insieme ai Patronati Inca Inas e Ital, esprimono giudizio negativo sui contenuti della legge sulla sicurezza approvata ieri dal Parlamento, così come sul ricorso alla fiducia che esautora di fatto l’assemblea legislativa.

Il provvedimento è impregnato di razzismo istituzionale, ha carattere persecutorio verso gli immigrati e segna una preoccupante involuzione nella nostra civiltà giuridica, contrasta con la carta dei Diritti Umani e con fondamentali convenzioni internazionali dell’Onu e dell’Oil (Organizzazione Internazionale del Lavoro) sul diritto alla parità di trattamento tra immigrati e nativi.

L’introduzione del reato di clandestinità, oltre a essere una assurdità giuridica, obbliga i medici alla denuncia, così come ogni altro pubblico ufficiale, e condanna gli immigrati a rimanere nella clandestinità. L’immigrato irregolare sarà indotto a vivere il più lontano possibile dal circuito della legalità, sarà continuamente ricattabile e eviterà di esercitare il proprio diritto alla salute o all’istruzione con forte pregiudizio per l’immigrato stesso e per tutta la comunità civile. E’ assurdo legare la responsabilità penale allo status della persona e non ai suoi comportamenti e alle sue azioni !!

L’aspetto più inaccettabile di tutta le legge è che introduce un vero e proprio sistema delatorio che finisce per coinvolgere tutti i cittadini e verso il qualche Sindacati e Patronati invitano sin da ora alla disubbidienza civile!! E’ inaccettabile che i minori nati in Italia da genitori irregolari – a causa dell’obbligo di esibizione del permesso di soggiorno per la registrazione anagrafica – finiscano per non esistere per lo Stato e per la società. Questo è in contraddizione con tutte le norme nazionali, europee e internazionali sui diritti dei minori.

Il prolungamento da 2 a 6 mesi nei Centri di identificazione ed espulsione (Cie) prolunga una permanenza privata di qualsiasi tipo di libertà solo per appurare la veridicità dei dati anagrafici. La legge è oltre modo penalizzante anche per i tanti immigrati che rischiano di perdere posto di lavoro e di essere dichiarati irregolari dopo 6 mesi di disoccupazione.

Obbligare gli sportelli di money-transfer a fotocopiare il permesso di soggiorno dei loro clienti e a segnalare alla polizia chi non ne è in possesso, farà sì che gli immigrati cerchino altri circuiti più o meno legali. Vessatoria anche la volontà di aumentare il contributo sul rinnovo del permesso di soggiorno (ricordiamo che vale un anno!) da un minimo di 80 aun max di 200 euro, perché colpirà le famiglie più numerose e si configura come un provvedimento finalizzato a far cassa sulla pelle dei più deboli.

Non si fa sicurezza con le ronde, che anzi rischiano di essere d’intralcio ai corpi regolari preposti al controllo del territorio. La sicurezza si fa aumentando e non tagliando il personale di polizia. Ma soprattutto attraverso politiche di integrazione vere, basate sul dialogo, che non ammettono scorciatoie come quelle intraprese dal Governo, che dimostra invece di avere alcuna intenzione di accrescere.

(Donato Pivanti, segretario CGIL Modena – Francesco Falcone, segretario CISL Modena – Luigi Tollari, segretario UIL Modena)