politica1«Dibattito positivo, senza atteggiamenti pregiudiziali. Ora toccherà a noi dimostrare coerenza con gli impegni che abbiamo assunto». Lo ha detto il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini concludendo il dibattito sulle linee programmatiche della nuova legislatura che si è svolto nella seduta di mercoledì 8 luglio del Consiglio provinciale. Sabattini ha poi aggiunto che «il territorio modenese è in grado di vincere la sfida con il futuro raccogliendo il testimone dei valori che ci hanno fatto crescere nel passato e utilizzandoli oggi per affrontare il presente».Due i temi principali al centro degli interventi dei consiglieri di entrambi gli schieramenti: la necessità di potenziare le infrastrutture viarie e la crisi economica e le sue ricadute sulle imprese e sulle famiglie: «Apprezzabili le azioni intraprese finora ma bisogna fare di più e meglio» per i gruppi di centrodestra; «continuare così, facendo tutto quanto è possibile, visto che dal Governo arrivano solo annunci e occasioni mancate» per la maggioranza di centrosinistra.

Per Luca Ghelfi (Pdl) il lavoro «è una questione dirimente» ma ci sono anche altre emergenze, a partire «dai collegamenti tra Carpi e Modena, a cui nel programma non si fa cenno» per arrivare alla «questione della montagna a cui vanno date non solo opportunità turistiche ma anche industriali e artigianali» e all’agricoltura «comparto che in questi ultimi cinque anni si è sentito preso in giro». Ennio Cottafavi (Pd), che ha auspicato «la verifica e il rafforzamento degli accordi anticrisi con le banche», si è concentrato sui temi dell’energia («fiducioso per la promozione di veicoli a basso impatto ambientale») e della famiglia, approvando «il sostegno a quelle numerose e monoreddito».

Anche per Fabio Vicenzi (Udc) è fondamentale il tema della valorizzazione della famiglia «per la quale va sancito un nuovo diritto di cittadinanza in quanto primo ammortizzatore sociale e a volte unico sostegno per le persone in difficoltà». Il consigliere ha poi approfondito i temi del sostegno alle piccole e medie imprese e della sicurezza «da affrontare con realismo, senza allarmismi né sottovalutazioni» e ha concluso con il proposito di «incalzare senza sconti la maggioranza».

«Massimo impegno per la montagna» è stata la promessa di Livio Degliesposti (Lega nord) che tra i problemi maggiori da risolvere ha indicato «la viabilità e la riduzione delle spese per il trasporto scolastico, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo del turismo, il risarcimento dei danni da ungulati, la sicurezza e la salvaguardia del dialetto, degli usi e delle tradizioni». Mauro Sighinolfi (Pdl), annunciando da parte dell’opposizione un «contributo alla legislatura meno politico e più manageriale, volto alla soluzione dei problemi», ha dato il «via libera» al tavolo di lavoro sulla crisi proposto dal presidente Sabattini, a patto che «concretizzi nel più breve tempo possibile i migliori e più efficaci rimedi per l’economia modenese».

Sergio Pederzini, capogruppo dell’Italia dei valori, ha sottolineato la particolare attenzione che va data ad ambiente e territorio «riducendone il consumo, riqualificando, intervenendo sulle fonti energetiche rinnovabili» e ha chiesto di «aumentare la quota del 20 per cento di edilizia residenziale pubblica» e di «sburocratizzare il fare impresa». Si è augurato inoltre che «la consulta per gli stranieri diventi parte attiva nell’integrazione degli immigrati».

Monica Brunetti (Pd) sottolineando l’importanza della presenza di donne e giovani, ha sostenuto la necessità di «stimolare una crescita che coinvolga insieme economia, ambiente e società» e ha apprezzato nelle linee programmatiche «lo sforzo di valorizzare in sinergia le competenze di imprese e centri di ricerca».

Puntato sull’agricoltura l’intervento di Daniela Sirotti Mattioli (Pd) che, rilevando la crescente «difficoltà delle imprese agricole in un mercato ampio e senza regole» ritiene opportune «nuove strategie di sviluppo, organizzazione, e commercializzazione come l’incremento di strutture multifunzionali con aiuti a donne e giovani, la crescita dei consumi “a chilometro zero”, la promozione del turismo rurale». Bruno Rinaldi (Pdl) ha auspicato «un cambiamento vero, che sarebbe un atto di coraggio» e ha poi esortato tutti «a tirarsi su le maniche per migliorare la vita dei cittadini nei cinque anni che abbiamo a disposizione».

Per Stefano Corti (Lega nord) le linee programmatiche «sono positive, ma sono un libro dei sogni che spero si possano realizzare». Il consigliere di Montefiorino si è poi detto «contento per l’accenno al contrasto all’immigrazione clandestina» e si è soffermato sulla necessità di «delocalizzare i plessi scolastici superiori perché i nostri studenti devono poter studiare in montagna» rilevando infine, con citazioni in dialetto, la mancanza di una «proposta articolata per la tutela di cultura, identità e tradizione». «Amo il dialetto» ha replicato Giorgio Siena (Pd) «ma il comune possesso della lingua italiana è fondamentale. Anche per l’integrazione». Siena ha poi sottolineato l’importanza del «compito di sostenere la territorialità e il radicamento della Provincia nel territorio», auspicando infine la realizzazione «in tempi veloci della Cispadana, necessaria per mantenere ai livelli di eccellenza l’industria biomedicale». Anche Denis Zavatti, capogruppo della Lega nord, ha denunciato le carenze della viabilità nella bassa, affermando che «la Cispadana è un problema e non un’opportunità per i cittadini a causa del tracciato vecchio di quarant’anni». Zavatti ha poi annunciato «un’opposizione dura ma non sterile» sostenendo che «l’opposizione può contribuire con idee nuove e proposte concrete e alternative».

Elena Gazzotti (Pd) ha incentrato il suo intervento sulla promozione culturale («necessaria per costruire una comunità forte che si fa carico delle difficoltà dei suoi membri») e sulle politiche giovanili che «giustamente non sono state trattate in un punto a se stante ma attraversano tutti i temi». Centro sull’economia per Davide Baruffi (Pd) che ha apprezzato le azioni intraprese «che stanno dalla parte di chi investe con l’obiettivo di un nuovo sviluppo». L’ex sindaco di Soliera ha poi sottolineato il «rafforzamento della rete dei servizi e di inclusione sociale a sostegno delle famiglie» e ha posto all’attenzione la viabilità dell’area nord «per la quale è decisivo l’investimento sulla ferrovia». Obiettivi della nuova legislatura «condivisibili» per Dante Mazzi, capogruppo Pdl, che però ha sottolineato che «sono gli stessi, non raggiunti, del precedente mandato». Mazzi ha affermato che «per aiutare le famiglie è necessario aiutare le imprese alimentando la domanda attraverso l’ente pubblico che dovrebbe investire per le infrastrutture anche indebitandosi» e, sulla sicurezza, ha detto che «è necessario il concorso di tutti, senza porsi in conflitto ideologico con il Governo». Luca Gozzoli, capogruppo Pd, ricordando che la Provincia svolge compiti necessari e insostituibili in molti settori ha però evidenziato che deve agire «nell’ambito delle leggi di un Governo che non è vicino alle esigenze di questo territorio. Ma la sfida è aperta».