Tiziano ScarpaLo scrittore Tiziano Scarpa, vincitore dell’ultima edizione del Premio Strega per la narrativa col romanzo “Stabat mater” (Einaudi), sarà a Reggio Emilia giovedì 16 luglio, alle ore 21.30, nel cortile della biblioteca Panizzi in una delle serate più attese del programma di Restate 2009.

Scarpa parteciperà al terzo appuntamento della rassegna “Restate Futuristi – L’energia che si rinnova”, curata da Stefano Bertini e Giuseppe Caliceti e promossa dal Comune in collaborazione con Arci e la sponsorizzazione di Enìa Energia nell’ambito delle manifestazioni di Restate.

Nato a Venezia nel 1963, Tiziano Scarpa è lo scrittore rivelazione dell’estate 2009, ma i reggiani lo conoscono bene, specie i docenti e gli studenti delle scuole superiori reggiane, per la presenza negli anni passati a “Ricercare Laboratorio di Nuove scritture” e la sua partecipazione nel 2008 a “Baobab/Invito alla lettura” dove ha presentato un reading-lezione intitolato I versi delle bestie, in cui leggeva e spiegava ai ragazzi le principali poesie del Novecento italiano dedicate agli animali.

Autore poliedrico e originale, Scarpa è romanziere, drammaturgo, poeta, saggista, performer. Tra i suoi libri più noti il romanzo Occhi sulla Graticola (Einaudi), la raccolta di racconti Amore ® (Einaudi), la particolare guida turistico-letteraria Venezia è un pesce. Una guida (Feltrinelli), la raccolta di articoli e saggi Cos’è questo fracasso? (Einaudi), in collaborazione con Aldo Nove e Raul Montanari Dalle galassie oggi come oggi. Covers (Einaudi) e il romanzo Cosa voglio da te (Edizioni Einaudi). I suoi libri sono tradotti in francese, spagnolo e tedesco.

E’ anche autore di testi teatrali e per la radio. Nel 1997 la sua commedia radiofonica ‘Popcorn’, scritta per la Rai, ha vinto la 49^ edizione del premio mondiale radiotelevisivo “Prix Italia” per la fiction radiofonica ed è stata messa in onda da una decina di enti radiofonici nazionali (tra cui la BBC). Collabora inoltre a molti giornali e riviste.

A Reggio Emilia Tiziano Scarpa, conversando con Giuseppe Caliceti, parlerà del significato che ha per lui il Futurismo nella letteratura italiana di ieri e di oggi e della sua recente esperienza allo Strega, ma soprattutto si esibirà nella straordinaria lettura integrale del suo poema “Groppi d’amore nella scuraglia” (Einaudi, 2005) in cui mette in luce la sua spiccata propensione per le performances dal vivo e le letture recitate, tenute negli ultimi anni in Italia e all’estero.

I “Groppi”, profetici rispetto a quanto accaduto a proposito della raccolta dei rifiuti a Napoli solo qualche anno dopo la loro pubblicazione, sono la saga comica e poetica di Scatorcio che, per far dispetto al suo rivale in amore, aiuta il sindaco a trasformare il suo paese in una discarica di rifiuti. Un poema originalissimo, commovente, scritto in una lingua primitiva inventata che allude ai timbri dei vernacoli meridionali mescolati sapientemente con quelli trecenteschi delle Origini.