stranieriI modenesi hanno superato quota 690 mila e a fine anno sarà vicino il traguardo dei 700 mila, dopo che nel corso del 2008 l’aumento è stato di 10.614 persone, pari all’1,6 per cento. I dati riferiti allo scorso anno (688.286 residenti, circa 70 mila in più rispetto a dieci anni fa) ed elaborati dal servizio Statistico della Provincia di Modena sono pubblicati in questi giorni con un approfondimento dedicato alla popolazione straniera che rappresenta la principale componente della crescita demografica.

Nel 2008, infatti, gli stranieri sono cresciuti del 13,3 per cento (quasi 9 mila in più arrivando a essere oltre 76 mila, pari all’11,1 per cento della popolazione complessiva) e l’incremento eguaglia i valori massimi rilevati in occasione dei provvedimenti di regolarizzazione della presenza straniera, con un andamento che per ora non ha risentito della crisi economica. «Anche il primo semestre del 2009 pare confermare questa tendenza all’incremento della popolazione pur con un rallentamento dovuto probabilmente agli effetti della crisi sul mercato del lavoro» sottolinea Egidio Pagani, assessore allo Sviluppo delle città e del territorio, ricordando che, sulla base della rilevazione condotta sui principali comuni, si può stimare che al 30 giugno la popolazione modenese abbia raggiunto i 692 mila residenti, 80 mila dei quali stranieri. In questo modo a fine anno la popolazione complessiva sfiorerebbe le 697 mila unità con circa 84 mila stranieri che corrisponderebbero al 12 per cento dei residenti. «Nonostante le difficoltà, la capacità di attrazione del territorio modenese rimane molto alta grazie alla qualità dello sviluppo del sistema economico e sociale – commenta Pagani – e questo comporta una riflessione da sviluppare nell’ambito delle scelte definite con il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) con l’obiettivo di aggiornare e innovare le risposte di fronte a nuovi bisogni dettati anche dall’attuale situazione economica». I dati, infatti, confermano l’attendibilità dello scenario per il 2015 indicato dal Ptcp: 730 mila abitanti con oltre 324 mila famiglie e circa 116 mila stranieri che rappresenteranno il 16 per cento della popolazione. E’ partendo da questo contesto che è stato definito il Piano territoriale con l’obiettivo di creare le condizioni per garantire uno sviluppo di qualità contenendo l’uso di nuovo territorio e privilegiando la riqualificazione e il riutilizzo dell’esistente. Il Piano, che ora entra nella fase di piena operatività, definisce la cornice entro la quale effettuare le scelte per affrontare le nuove esigenze di mobilità, la crescita di servizi come le scuole (dai nidi alle superiori), il tema della casa, dell’integrazione e dei servizi di protezione sociale. «Uno sviluppo sostenibile, durevole perché di qualità, richiede politiche attente e consapevoli – afferma Pagani – per governare gli scenari sociali futuri e per continuare a garantire una qualità sociale elevata al nostro territorio»

Cresce il tasso di natalità.  Il tasso di natalità della popolazione modenese è di 10,5 nati per mille residenti, in leggero ma costante aumento nell’ultimo decennio (era di 8,2 nati nel 1996) grazie anche all’apporto degli immigrati: il tasso di natalità, infatti, è di 24,1 nati per mille stranieri residenti, mentre tra i residenti di nazionalità italiana si ferma a 9 nati ogni mille abitanti: nel 1996 il dato era 7,8, mentre i valori del tasso di natalità degli stranieri, analizzati in serie storica, mostrano, per l’ultimo decennio, un andamento sostanzialmente costante. Nel 2008 i nuovi nati stranieri sono stati 1.728, il 24 per cento dei complesso dei nati. Nel capoluogo la quota è leggermente più alta (438 bambini pari al 25,9 per cento) così come a Sassuolo (113 pari al 27,9 per cento), mentre a Carpi è un po’ sotto la media (22,3 per cento con 158 nuovi nati). In alcune realtà gli stranieri sfiorano la metà dei nuovi nati. Succede a Camposanto con 15 nascite, che corrispondono al 46,9 per cento dei nuovi nati, a Zocca (18 nascite, 40,9 per cento) e a Novi dove sono stranieri quattro bambini ogni dieci nuovi nati (39 per cento). I cittadini stranieri residenti in provincia di Modena e nati in Italia, a fine 2008 superano le 12.300 unità (più 1.654, con un aumento del 15,5 per cento rispetto all’anno precedente). Essi rappresentano la seconda generazione di immigrati, pari al 16,1 per cento del totale della popolazione straniera residente, e sono per la quasi totalità minorenni. I nati in Italia da genitori stranieri costituiscono la componente più rilevante dell’aumento complessivo dei minori di cittadinanza straniera. Questi ultimi ammontano, al 31 dicembre 2008, a 18.875 unità (più 1.925 unità, più 11,3 per cento rispetto al dato registrato a fine 2007) e rappresentano un quarto del totale della popolazione straniera residente alla stessa data. Nell’edizione 2009 dell’Osservatorio demografico viene posta particolare attenzione all’analisi delle potenzialità di integrazione dei cittadini stranieri partendo da uno studio condotto dal Cnel. Modena occupa una delle prime sei posizioni insieme ad altre quattro province emiliano romagnole «a testimonianza – spiegano gli esperti – che le condizioni economiche (con particolare riguardo al mercato del lavoro), oltre a quelle sociali legate anche ai servizi, offrono un contesto in cui è possibile più che altrove attuare politiche di inclusione nei confronti degli stranieri».

Nel 2008 ogni quattro nuovi nati uno è straniero. L’aumento della popolazione straniera è dovuto a dinamiche di maggiore natalità, al fenomeno dei ricongiungimenti familiari e, soprattutto, alla domanda di lavoratori espressa nel corso del 2008 dal sistema economico modenese. Gli effetti della crisi per ora hanno determinato solo un rallentamento del flusso migratorio che ha come sbocco occupazionale anche quello offerto per l’attività di assistenza e sostegno alle famiglie. Oltre un quinto dell’aumento del contingente straniero nel corso del 2008, infatti, è dovuto proprio dalla crescita della rappresentatività di cittadinanze di paesi come Moldavia, Ucraina, Polonia e Filippine. Realtà dalle quali provengono gran parte delle cosiddette badanti e dei collaboratori familiari. Al termine del 2008, dal punto di vista numerico, su 76.282 stranieri, il contingente europeo (29.714 residenti) ha quasi raggiunto quello africano (30.764 unità), con un’incidenza sul complesso degli stranieri residenti attorno al 40 per cento. I marocchini rappresentano la comunità più numerosa in provincia di Modena (oltre 16 mila residenti; più 1.274 unità, più 8,5 per cento rispetto al 2007) seguiti dai rumeni (quasi 7.500 residenti, più 1.438 unità, più 23,7 per cento) e dagli albanesi (7.308 residenti, più 865 unità, più 13,4 per cento). Al quarto posto i tunisini (5.513), poi i ghanesi (4.791) e i cinesi (4.043), quindi i cittadini della Moldavia (3.050), dell’Ucraina (3.009) e del Pakistan (2.763); al decimo posto i filippini (2.518). I cittadini stranieri delle comunità più numerose sono ovviamente più presenti nei centri maggiori, ma si distribuiscono con omogeneità sul territorio, a eccezione della comunità pachistana e di quella cinese, che presentano una particolare concentrazione rispettivamente nell’area di Carpi e nella bassa modenese.

 

I dati Comune per Comune.  Il più alto incremento numerico di popolazione della provincia di Modena riguarda l’area metropolitana e in particolare la cintura del capoluogo, in maniera maggiore quella a sud (più 2,8 per cento) che quella a nord (più 1,9 per cento), mentre la città di Modena cresce meno della media provinciale (più 1 per cento, pari a 1.870 persone) portando la popolazione a quasi 182 mila abitanti. Gli incrementi più alti in percentuale sono a Bastiglia (147 cittadini in più con un aumento del 3,8 per cento) e a Castelfranco (1.051 nuovi cittadini, più 3,6 per cento), ma si registrano aumenti significativi in diversi centri della pianura (più 3,2 per cento a San Prospero; 2,9 a Vignola, a Castelnuovo e a Bomporto; 2,7 a Soliera; 2,6 a Nonantola; 2,5 a Mirandola e a Savignano) e in alcuni della montagna (più 3,1 per cento a Montecreto; 2,9 a Riolunato; 2,8 a Serramazzoni) che, però complessivamente cresce meno della media provinciale: più 1 per cento. Tra gli aumenti maggiori in valore assoluto c’è quello di Carpi con 1.366 nuovi cittadini (più 2,1 per cento) che porta la popolazione complessiva a 67.203 residenti. Sassuolo rimane la terza città del territorio provinciale, stabile a 41.506 residenti, mentre Formigine sale a 33.091 con una crescita del 2 per cento.