centralina_ariaL’Emilia Romagna e’ la Regione con uno dei piu’ elevati livelli di produzione pro capite di rifiuti solidi urbani, ed ha un “apprezzabile” numero di centraline per il rilevamento delle qualita’ dell’aria. E’ quanto emerge dalla prima edizione del Rapporto Osservasalute Ambiente realizzato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle regioni italiane che ha sede presso l’Universita’ Cattolica di Roma ed e’ coordinato dal professor Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di Igiene della Facolta’ di medicina e Chirurgia.

L’Emilia Romagna ha una produzione pro capite di rifiuti solidi urbani tra le piu’ alte d’Italia: 677 Kg/ab/anno nel 2006 contro un valore medio italiano di 550, con un incremento dell’11,72% tra 1999-2006 (contro un incremento medio dell’11,79%).

Inoltre l’Emilia Romagna ha una produzione annua di 2.858.942 tonnellate di rifiuti solidi urbani (dato anno 2006) e fa registrare un incremento del 18,43% tra 1999-2006 contro un incremento medio in Italia del 14,66%.

Va meglio per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, infatti, l’Emilia Romagna smaltisce in discarica 1.093.343 di tonnellate di rifiuti, e va sottolineato che dal 1999 al 2006 la quota di rifiuti smaltiti in discarica e’ diminuita di molto, ovvero del 41,82%. Nello stesso arco temporale, in Emilia Romagna l’aumento della quota di rifiuti solidi urbani mediante incenerimento e’ stato pari a + 32,87%.

Per quanto riguarda la raccolta differenziata, in Emilia Romagna il 33,4% dei rifiuti e’ smaltito in modo differenziato nel 2006 con un aumento del 14,3% rispetto al 1999 contro un aumento medio in Italia del 12,7%.

Il maggiore livello di raccolta differenziata si rileva nell’anno 2006 per la citta’ di Reggio Emilia che, in continua crescita dal 2002, si attesta ad una percentuale pari al 46,8%.

Per quanto riguarda il monitoraggio della qualita’ dell’aria si rileva che l’Emilia Romagna nel 2006 ha complessivamente 47 stazioni di rilevamento, il che significa non solo che la Regione possiede all’anno 2006 un numero di postazioni di misura superiore alla media percentuale italiana, ma anche che il loro numero e’ in valore assoluto maggiore rispetto a quanto indicato, quale requisito minimo, nella Direttiva 96/62.

Tuttavia l’Emilia Romagna (passata da 56 nel 2005 a 47 nel 2006) ha diminuito il numero di stazioni di rilevamento utili alla indicizzazione EoI (European Exchange of Information, ovvero, secondo quanto previsto dalla Decisione 97/101/EC e dalla successiva Decisione 2001/752/EC, lo scambio reciproco di informazioni e dati provenienti dalle reti e dalle stazioni di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico negli Stati membri, attraverso la trasmissione di tali informazioni all’Agenzia Europea per l’Ambiente).