scuolaFare pressione sul governo perché receda da una politica che avvilisce la scuola e, al tempo stesso, chiamare tutti i soggetti istituzionali, le forze sociali ed economiche a operare perché la scuola non sia lasciata sola. Un duplice impegno, quello ribaditodell’assessore alla Scuola della Regione Emilia-Romagna Giovanni Sedioli.Sedioli sottolinea: “E’ una continua marcia di avvicinamento verso un danno annunciato. Ogni tassello che si aggiunge al quadro degli effetti dei tagli agli organici della scuola ci parla di riduzione di qualità e quantità del servizio”.

Prosegue l’assessore: “La situazione determinata nella provincia di Bologna è emblematica: si tolgono docenti dove questi operano per la differenziazione e la qualificazione della didattica (ad esempio, le copresenze nel tempo pieno). Dobbiamo continuare a premere sul governoperché si renda conto di quanto accade e receda da una politica che avvilisce la scuola, chi ci lavora e chi la frequenta. Nello stesso tempo – aggiunge Sedioli – dobbiamo chiamare tutti i soggetti istituzionali, le forze sociali ed economiche ad operare perché la scuolanon sia lasciata sola ad affrontare le difficoltà con cui si troverà afare i conti alla riapertura, a settembre. La Regione – conclude l’assessore – è impegnata a perseguire questi risultati”.