santuario_fiorano2Da oltre 350 anni Fiorano l’8 Settembre festeggia la Beata Vergine del Castello e il suo santuario con un giorno di sagra che richiama migliaia di pellegrini dalla mattina alle 5, quando viene celebrata la Messa, considerata “la Messa dei Fioranesi”, fino alla mezzanotte quando si da il via allo spettacolo pirotecnico.

PROGRAMMA

Ore 5 – Santa Messa presieduta da Don Carlo Bertacchini

Ore 6 – Santa Messa presieduta da Don Giuliano Gazzetti del Vicariato Pedemontana Ovest

Ore 7 – Santa Messa presieduta da un sacerdote del Vicariato di Sassuolo

Ore 8 – Santa Messa presieduta da Mons. Enrico Solmi vescovo di Parma

Ore 9 – Santa Messa presieduta da Mons. Paolo Losavio, vicario generale della Diocesi di Modena

Ore 10 – Santa Messa presieduta da Mons. Benito Cocchi, arcivescovo della Diocesi di Modena e, sempre alle ore 10, in chiesa parrocchiale, Santa Messa presieduta da Don Gianfranco Leonardi, sacerdote fioranese

Ore 11 – Concelebrazione presieduta dal cardinale Mons. Camillo Ruini, alla presenza delle autorità civili.

Ore 17.30 – Santa Messa presieduta da Mons. Rino Annovi, sacerdote fioranese

Ore 18.30 – Processione con la partecipazione di Mons. Giuseppe Verucchi, arcivescovo della Diocesi di Ravenna e Cervia

Ore 20 – Santa Messa presieduta da Mons. Giuseppe Verucchi

Durante tutta la giornata, quando non sono in corso cerimonie religiose, è possibile salire alla miracolosa Immagine della Beata Vergine del Castello e visitare l’esposizione di Ex Voto.

Al Santuario, durante tutta la giornata sono in funzione, un bar, la vendita di ricordini e, nel Salone del Pellegrino, la grandiosa pesca di beneficenza. Alla sera concerto della banda La Beneficenza di Sassuolo e conclusione con lo spettacolo pirotecnico.

Trecentocinquant’anni fa, nel settembre del 1659, l’immagine della Beata Vergine del Castello fu portata nel santuario ancora in costruzione e posta nel luogo che occupa ora, e dal 12 ottobre 1659 il santuario è diventato luogo di preghiera e di incontro con la Madonna.

Leggiamo nel libro di storia fioranese scritta da Guido Bucciardi: “Si cominciò in anticipo, sin dal primo settembre, a preparare i ponti e le armature per la difficile operazione…La traslazione fu eseguita a poco a poco, con ogni cautela, senza fretta e coi massimi riguardi, in maniera che il pesante blocco di muratura colla Sacra Immagine sulla fine di settembre era felicemente collocata al suo posto, senza il minimo incidente. Si usò un argano spedito allo scopo dal duca di Modena… Il 12 ottobre 1659, giorno fissato per la solenne traslazione della Sacra Immagine, un’infinità di popolo accorse a Fiorano per venerare l’Effige nel suo nuovo Saccello; e molti furono coloro che in tal giorno si accostarono alla Mensa Eucaristica… Vennero il duca di Modena Alfonso IV… Venne anche il vescovo di Modena mons. Conte Ettore Molza, con gran parte dei membri del Capitolo Cattedrale”.