teatro-palcoReact! Residenze artistiche interdisciplinari” è un progetto che riunisce tre strutture romagnole dedicate alla ricerca teatrale: L’arboreto-Teatro Dimora di Mondaino, Santarcangelo dei Teatri e il Teatro Petrella di Longiano. La collaborazione (avviata già da alcuni anni e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna con il patrocinio delle Province di Forlì-Cesena e di Rimini), intende rafforzare i diversi percorsi per la creazione contemporanea che i tre centri conducono.L’edizione 2009 di “React!”, che nel prossimo autunno giunge a compimento, si concentra su due focus: il bando “Residenze di ricerca e pratica teatrale” a cura di Chiara Guidi/Socìetas Raffaello Sanzio, Enrico Casagrande/Motus e Ermanna Montanari/Teatro delle Albe riuniti nel progetto di direzione artistica Santarcangelo 2009-2011, e il progetto “Scritture per la danza contemporanea” a cura di Raffaella Giordano/L’arboreto-Teatro Dimora. Entrambi i segmenti mettono al centro il valore del confronto tra le generazioni sceniche, l’attraversamento di diversi linguaggi e discipline, e lo sviluppo di un pensiero critico. Entrambi prenderanno corpo nei prossimi mesi, tra settembre e dicembre, negli spazi delle tre strutture fondanti (tutti dotati di foresteria) e non solo. React! è l’emblema di un fare teatrale che contraddistingue il territorio romagnolo, fitto di collaborazioni e intrecci scaturiti dalla peculiarità delle sue realtà artistiche e nutriti dalla presenza dell’Assessorato alla Cultura della Regione.

Il progetto è stato illustrato nella sede della Regione Emilia-Romagna, in presenza tra gli altri dell’assessore regionale alla Cultura, Alberto Ronchi, Fabio Biondi de L’arboreto-Teatro Dimora di Mondaino, Raffaella Giordano responsabile artistico di “Scritture per la danza contemporanea”, Enrico Casagrande di Motus.

L’assessore Ronchi ha ribadito la volontà della Regione di “continuare a sostenere queste progettualità, da noi fortemente volute nonostante suonino anomale per un Paese quale il nostro, che non distingue più i prodotti culturali da quelli televisivi e dove un ministro della Repubblica chiede che vengano definitivamente tagliati i finanziamenti del Fus”. “Questo atteggiamento crea una grande confusione – ha continuato Ronchi -, ma anche a fronte di ciò noi vogliamo percorrere una strada che sta dando sempre più importanti risultati, anche dal punto di vista del pubblico”.

Residenze di ricerca e pratica teatrale. Chiara Guidi, Enrico Casagrande, Ermanna Montanari/Santarcangelo 2009-2011

Il progetto di direzione artistica triennale per il Festival di Santarcangelo ha lanciato il bando nella primavera scorsa raccogliendo 383 proposte. Gli artisti e i gruppi erano invitati a scegliere uno dei tre direttori al quale sottoporre un proprio percorso di ricerca già avviato ma non ancora giunto a compimento. Non si tratta quindi propriamente di un laboratorio né di una semplice ospitalità, bensì dell’elaborazione comune di un nodo artistico a partire da una concreta pratica scenica, dove si offrono un tempo, un luogo e la condivisione di momenti di analisi drammatica e tecnica.

A cominciare è Ermanna Montanari che ha scelto tra i progetti a lei giunti: Senza Lear (titolo provvisorio) di Isola Teatro/Marta Gilmore, Delirious New York di OHT (Office for a Human Theatre), Su’ddocu!… Omaggio al soffitto n.1 di Margherita Ortolani. I lavori si svolgeranno rispettivamente al Teatro Petrella di Longiano, al Supercinema di Santarcangelo e al Teatro Rasi di Ravenna tra il 20 e il 30 settembre. Seguiranno, in novembre, la sessione coordinata da Enrico Casagrande e, in dicembre, quella di Chiara Guidi (con il coinvolgimento del Teatro Comandini di Cesena) che comunicheranno prossimamente le loro scelte. Il progetto è promosso e sostenuto dall’Associazione Santarcangelo dei Teatri con la collaborazione di Socìetas Raffaello Sanzio, Motus, Teatro delle Albe/Ravenna Teatro, e i Comuni di Santarcangelo e Ravenna.

Scritture per la danza contemporanea. Raffaella Giordano/L’arboreto-Teatro Dimora di Mondaino

“L’artista scenico deve essere un corpo responsabile, un individuo che s’interroga sulla propria cultura del corpo e che assume la consapevolezza di essere portatore di una parola, di un gesto, di visioni poetiche sul mondo, del potere che ne deriva; un potere sociale, politico e spirituale che va assunto nel tempo” afferma Raffaella Giordano. Strutturato come vero e proprio corso di formazione articolato tra Torino e Mondaino, il progetto coinvolge 15 partecipanti – tra danzatori e attori dai 18 ai 35 anni selezionati tra 174 richieste di partecipazione – che nell’arco di 476 ore spalmate in due anni conosceranno gli aspetti artigianali e quelli teorici della danza, esplorando le risorse del corpo anche sotto una luce “politica”.

La sessione romagnola (che prosegue un percorso avviato già nel febbraio scorso) avrà luogo dal 19 al 24 ottobre all’Arboreto-Teatro Dimora di Mondaino, e ad essa seguiranno due sessioni torinesi dal 16 al 21 novembre e dal 14 al 19 dicembre, per poi continuare con un fitto calendario anche nel 2010. Il progetto è promosso e sostenuto da: Teatro Stabile di Torino, L’arboreto-Teatro Dimora di Mondaino con la collaborazione della compagnia Sosta Palmizi di Cortona.