libro_arlotti“Sono lieto di presentare questa scoperta e quest’opera a Bibbiano e proprio nell’anno della prestigiosa 850° ricorrenza del ‘formadio’, il padre del Parmigiano Reggiano”, parole di Gabriele Arlotti, giornalista, agronomo e direttore del Consorzio per la valorizzazione dei prodotti dell’Appennino (Conva) che alla 141° fiera di Bibbianano, domenica 20 settembre alle 22, al cinema Metropolis, presenterà il libro “Bibbiano / Nella culla del Parmigiano Reggiano”.

 “Nel libro ho cercato di ricostruire le origini di questo prodotto tipico, nato 850 anni fa nelle terre matildiche, tra l’Appennino e il bibbianese – spiega l’autore – Contiene anche molte rivelazioni e perfezionamenti sulla scoperta della pergamena di Marola del 13 aprile 1159. Ma anche segnalazioni e aneddoti del Bibbianese, raccolti durante gli approfondimenti per la stesura del testo. Da segnalare la particolare ricerca iconografica del Covo dei Randagi, che documenta, per immagini, l’agricoltura e le tracce della storia oggi a Bibbiano”.

Editore del libro il Comune di Bibbiano. “Abbiamo creduto a questo libro che è pure la base e l’identità, oltre che della comunità locale, del progetto che unisce i sei caseifici bibbianesi attorno al marchio ‘Bibbiano La Culla. Per testi e per immagini si può scoprire perché Bibbiano e notare che non è casuale che, dopo il Boccaccio del 1348, abbiamo riferimenti certi e di due secoli antecedenti sulle origini del padre del Re dei formaggi. Il Consorzio ha capito il valore di quest’opera e noto con piacere che la nuova campagna pubblicitaria nazionale ne ha tenuto conto”, spiega l’assessore del al Parmigiano Reggiano Umberto Beltrami.

Alla presentazione del libro saranno presenti, oltre ad Arlotti, Giuliano Bagnoli , pediatra e scrittore di cultura, civiltà e cucina contadina reggiana, Giuseppe Alai, presidente del Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano, Sandro Venturelli, sindaco di Bibbiano e il circolo fotografico bibbianese Covo dei Randagi, che ha contribuito a questa eccezionale ricerca iconografica.

“Uno dei nostri obiettivi principali è difendere la tipicità e l’originalità dei prodotti agroalimentari italiani. Il Parmigiano Reggiano ne è un esempio”, scrive il ministro dell’agricoltura Luca Zaia, nella presentazione del libro. “Arlotti – dice il presidente Giuseppe Alai – entra nella storia per ricoprire l’unicità di un prodotto, il Parmigiano Reggiano, che è ancora permeato da quella cultura contadina che punta alla qualità e alla genuinità”.

Era il 13 aprile del 1159 quando viene scritta la pergamena cuore del volume: i fratelli Giovanni, Martino e Domenico di Formolaria, borgo ancora esistente nel comune di carpineti, prendono in affitto l’Abbazia di Marola pagando con merci, denari e tre “aportos de formadio”, apporti di formaggio. “Bibbiano.Nella culla del Parmigiano Reggiano” è un libro che ricerca l’essenza di questo prodotto tipico. Gli alti capitoli spiegano il perché proprio tra Bibbiano e l’Appennino sia avvenuto questo.: dall’unicità dei prati stabili, alla particolare geologia e pedologia del bibbianese, ricco di canali, e dove tra tradizione e presente può capitare che venga creato un inno al Parmigiano Reggiano (sulle note del locale e celebre ‘Battagliero’), proprio dove è nata la tradizionale figura di Mingone da Bibbiano. Il libro si chiude con una sezione, Nella gastronomia, in cui vengono riportate alcune ricette tipiche a base di Parmigiano Reggiano, un alimento sano e con caratteristiche nutrizionali uniche.

La presentazione sarà preceduta – sempre al Metropolis – alle ore 21 dalla proiezione (a ingresso libero) del film “Terra madre” di Ermanno Olmi.