cgilLe decisioni comunicate dal CdA di Mariella Burani Fashion Group di ricapitalizzare, per 83 milioni di euro subito e successivamente per altri 100 milioni, possono significare un primo passo in avanti utile a superare questa lunga fase di profonda incertezza e preoccupazione sulle sorti e le prospettive del gruppo industriale di Cavriago.Che la crisi del Gruppo sia molto pesante non si evince più solo dai dati della semestrale di bilancio o dalle quotazioni in Borsa ma anche dal clima di incertezza che si respira negli stabilimenti.

Il Gruppo Mariella Burani (1300 dipendenti in Emilia Romagna con presenze nei territori di Reggio, Parma, Bologna, Cesena) dispone, ancora oggi, di una gamma di prodotti, marchi, mercati e professionalità da farne un invidiabile soggetto industriale in un settore quantomai difficile; gli errori commessi nelle scelte e negli assetti finanziari degli ultimi anni, non devono pertanto comprometterne le capacità industriali ed occupazionali nel suo complesso così come oggi le conosciamo.

Ripianamento delle perdite e incremento del capitale proprio che riduca l’attuale insopportabile indebitamento, abbinate ad un accordo con le banche per una moratoria a breve ed un ricadenzamento a medio lungo termine dell’esposizione debitoria, sono diventate condizioni di minima per dare continuità alle attività aziendali del Gruppo.

La proprietà, ricapitalizzando, e le banche, sostenendo lo sforzo di risanamento, sono i due soggetti che tempestivamente devono assumersi la responsabilità di trovare la convergenza per sostenere un piano industriale che rilanci complessivamente l’impresa.

Sul piano industriale, come lavoratrici, lavoratori e sindacati territoriali, chiediamo di essere pienamente coinvolti e di non essere informati solo a giochi fatti, eventualmente ad assemblea degli azionisti avvenuta. Non potremmo infatti accettare di subire le compatibilità poste da altri soggetti su un piano di riorganizzazione finanziaria che penalizzasse gli assetti produttivi o occupazionali dell’intero Gruppo.

Come sindacato pertanto rivendichiamo l’avvio di un confronto dettagliato e di merito con il CdA di MBFG già a partire dai prossimi giorni.

 

FILTEA CGIL Emilia Romagna e  FILTEA CGIL Territoriali (Reggio Emilia-Bologna-Cesena-Parma)