pesche500 mila euro dalla Regione per rendere più facile e conveniente l’accesso al credito da parte delle imprese produttrici di frutta, con priorità per pesche e nettarine. A tanto ammontano le risorse attivate da un programma operativo approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale e pubblicato oggi sul Bollettino ufficiale della Regione.

L’iniziativa rientra tra le azioni avviate nel corso dell’estate dall’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni per rilanciare i consumi e trovare una soluzione alla grave crisi di mercato, che ha interessato in particolare il settore produttivo delle pesche e delle nettarine. A partire dalla firma di un accordo di filiera tra alcune catene distributive e le principali organizzazione dei produttori, per garantire alle aziende agricole un prezzo minimo di solidarietà, rapportato almeno ai costi sostenuti nella fase di produzione.

Il nuovo programma prevede il concorso della Regione nell’abbattere di due punti percentuali i tassi di interesse sui prestiti a breve termine (12 mesi), per le necessità di conduzione, contratti dalle imprese con il sistema bancario. A tale aiuto si affiancano anche le altre opportunità offerte dal sistema degli Agrifidi sulle garanzie e sui tassi di interesse.

A partire da oggi 23 settembre e fino al 30 ottobre dunque le aziende in possesso dei requisiti richiesti potranno presentare domanda di aiuto per un prestito di conduzione agevolato direttamente ai Confidi agricoli, i quali provvederanno direttamente anche all’istruttoria, alla concessione e alla liquidazione del contributo in conto interesse utilizzando le risorse assegnate dalla Regione.

La misura consente di dare risposte rapide ai bisogni finanziari dei frutticoltori in quanto rientra tra i cosiddetti “aiuti de minimis”, ovvero interventi a sostegno delle aziende che possono essere attivati direttamente, senza bisogno di notifica all’Unione europea, per il valore contenuto degli importi (non più di 7.500 euro ad azienda nel triennio). L’ Italia può erogare “aiuti de minimis” fino ad un tetto massimo nel triennio di 320,5 milioni di euro. Di questi oltre 18 milioni di euro possono essere erogati in Emilia-Romagna.