medici_operazioneL’Azienda Ospedaliero – Universitaria Policlinico di Modena è all’avanguardia nella lotta alle malattie del fegato. Il 28 settembre, nel corso di un seminario, verrà presentata la nascente attività dell’equipe di emodinamica epatica, coordinata dal dottor Filippo Schepis in seno alla Struttura Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva, che è diretta dalla prof.ssa Erica Villa. Si tratta di una metodica mini-invasiva di intervento sul fegato che si basa sull’inserimento di cateteri nel sistema venoso, utile per misurare le pressioni all’interno del sistema vascolare epatico, per eseguire biopsie senza rischio di sanguinamento e per posizionare TIPSS (Transhepatic porto-sistemic shunt) cioè dei bypass tra la vena porta (quella che raccoglie il sangue dall’apparato digerente e lo immette nel fegato) e le vene sovraepatiche (quelle che fuoriescono dal fegato).

L’incontro, che si intitola Unità per lo studio dell’emodinamica epatica: una realtà emergente nella Regione Emilia Romagna, si terrà dalle ore 10.00 alle ore 14.00, presso l’Aula P01 del Centro Didattico Interdipartimentale della Facoltà di Medicina e Chirurgia (Policlinico, via del Pozzo) a Modena. Il meeting modenese – aperto dai saluti del dottor Stefano Cencetti, direttore generale del Policlinico e dal prof. Aldo Tomasi, Rettore dell’Ateneo modenese e reggiano – affronterà tutti i temi fondamentali connessi con l’implementazione dell’attività di Emodinamica epatica, dai suoi aspetti organizzativi, al significato clinico e di ricerca dei parametri emodinamici epatici nella malattie croniche pre e post trapianto, e alla loro importanza durante il posizionamento di TIPSS. Inoltre, nel corso dell’incontro verrà presentato un documento, curato dal dottor Filippo Schepis, giovane ricercatore in Gastroenterologia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dalla dott.ssa Annalisa Berzigotti, internista ed epatologa formatasi presso l’Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Orsola Malpighi di Bologna, in cui, sulla base dei dati raccolti e della letteratura viene presentato un progetto di linee guida per l’esecuzione del cateterismo delle vene sovraepatiche e della biopsia epatica transgiugulare e per il posizionamento di TIPSS.

Dopo alcuni mesi di sperimentazione, la nuova equipe per lo studio dell’emodinamica epatica del Policlinico inizierà a lavorare routinariamente a partire dall’ottobre 2009, negli attrezzati locali dell’Endoscopia digestiva al IV piano del corpo centrale. L’equipe è composta dal dottor Filippo Schepis (epatologo), coadiuvato dalla dottoressa Ranka Vukotic (specializzanda in Gastroenterologia) e da due infermieri professionali (Simona Levratti e Francesca Salzone). Tale gruppo fa parte del Team multidisciplinare per lo studio ed il trattamento dell’Ipertensione portale, la complicanza più frequente delle malattie croniche di fegato, a cui afferiscono anche un endoscopista (il dott. Alberto Merighi), esperto nel trattamento endoscopico delle complicanze gastroesofagee dell’ipertensione portale e tre radiologi (il dott. Cristian Caporali, il dott. Mario de Santis e il dott. Stefano Colopi) che si occupano principalmente di posizionare le TIPSS.

“L’emodinamica epatica è una pratica mini-invasiva che permette di intervenire sul fegato attraverso cateteri inseriti per via venosa, senza quindi forare il fegato ed evitando al paziente rischi di sanguinamento. Questa metodica, oltre all’acquisizione dei parametri emodinamici epatici, ci permette di ridurre le complicanze emorragiche in corso di biopsia epatica e, quindi, di eseguire biopsie in pazienti a rischio cui era preclusa la metodica tradizionale. L’avviamento di tale attività ci consentirà anche di incrementare il nostro potenziale di ricerca sul trattamento delle complicanze della cirrosi epatica” – ha spiegato il dottor Filippo Schepis, gastroenterologo del Policlinico e coordinatore del progetto. La nuova pratica può trovare diverse applicazioni, tra cui il cateterismo delle vene sovraepatiche per la misurazione della pressione intraepatiche allo scopo di definire lo stato di malattia in pazienti con epatopatia sia prima che dopo il trapianto e monitorare la risposta acuta o cronica a farmaci utili nella prevenzione delle complicanze da ipertensione portale; questa tecnica è fondamentale, inoltre, nella valutazione del funzionamento delle anastomosi (cioè dei collegamenti) dei vasi nei pazienti trapiantati di fegato. Infine, è molto utile per eseguire biopsie epatiche per via transgiugulare in pazienti ad alto rischio di sanguinamento.

Accanto a questa attività vi è quella relativa al posizionamento e revisione di TIPSS che viene collocata, passando per la vena giugulare, a pazienti cirrotici con sanguinamento o con ascite (cioè di liquido nella cavità peritoneale) refrattari a terapia medica. Tale attività viene svolta presso la sala angiografica del Dipartimento di Diagnostica per immagini, diretto dal dottor Ennio Gallo che spiega: “La TIPSS é una metodica radiologica super-specialistica mini-invasiva, che ha sostituito diversi tipi di interventi chirurgici. Richiede abilità ed esperienza particolari ed i nostri specialisti hanno affrontato un lungo apprendistato, con frequenza di centri italiani ed esteri, per essere pronti ad iniziare questa nuova attività nel migliore dei modi. D’ora in avanti gli Assistiti bisognosi di questo trattamento non dovranno più spostarsi”.

“Con l’attivazione dell’emodinamica epatica, il Policlinico di Modena si dota di un efficacie strumento terapeutico mininvasivo che lo pone al livello dei più evoluti centri europei per lo studio e la lotta contro le patologie epatiche, nel solco di una tradizione di cura del fegato che risale alla fondazione stessa dell’ospedale, quando da tutta Italia i pazienti correvano a Modena per farsi curare dal prof. Mario Coppo. In Italia, solo pochi centri tra cui l’ospedale Sant’Orsola di Bologna e l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT) di Palermo sono attrezzati per il monitoraggio delle pressioni intraepatiche, ma l’organizzazione del nostro Policlinico ha la peculiarità di aver costituito un’equipe epatologica dedicata, che contribuisce, assieme ai radiologi ed agli endoscopisti, alla gestione diagnostico-terapeutica più moderna delle complicanze delle malattie croniche di fegato pre e post trapianto”. Ha affermato il dottor Stefano Cencetti.

“Il team del Policlinico – ha commentato la prof.ssa Erica Villa – ha cominciato a lavorare dall’aprile 2009 essenzialmente nel posizionamento delle TIPSS, posizionandone ben 9 in cinque mesi, equivalenti all’attività normalmente svolta in un anno prima dell’avvento del team. Si prevede di posizionarne circa 20/anno, di cui circa il 50% su pazienti attratti da regioni sul cui territorio tale attività non è svolta. Per quanto riguarda l’attività di emodinamica epatica strettamente detta, prevediamo l’esecuzione di circa 100-120 cateterismi durante il primo anno di attività, che partirà ad ottobre 2009. Tale numero dovrebbe salire a 150-170 nel corso del 2011”.