anzianiUltimi giorni per la regolarizzazione delle colf e badanti. Scade, infatti, dopodomani – mercoledì 30 settembre – il termine per presentare la dichiarazione di emersione delle persone irregolarmente occupate in attività di lavoro domestico. Lo ricorda la Cisl di Modena, che ha attivato il numero verde 800.214450 (risponde dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18) al quale si possono chiedere informazioni e fissare un appuntamento per compilare e presentare la pratica. Anche le sedi Cisl di Modena e provincia forniscono chiarimenti su chi può presentare la dichiarazione e quali requisiti occorrono per la regolarizzazione di badanti e colf italiani, comunitari ed extracomunitari. «Anche se per fornire cifre ufficiali preferiamo aspettare il 1° ottobre, è confermato che ben difficilmente si raggiungerà la cifra di 5 mila regolarizzazioni stimata per la nostra provincia – dichiara Pasquale Coscia, responsabile delle politiche del lavoro e dell’immigrazione per la segreteria provinciale della Cisl – Siamo lontani dalle previsioni perché l’emersione, a partire dal contributo iniziale di 500 euro, rappresenta un costo che molte famiglie modenesi non possono permettersi. In generale sono più numerose del previsto i nuclei familiari il cui reddito non è sufficiente per avere un servizio di assistenza regolare. Questo problema – prosegue Coscia – impone una discussione sul welfare locale e nazionale, perché non si possono lasciare sole le famiglie di fronte al fenomeno della non autosufficienza. Occorrono risorse pubbliche, sia locali che statali, per aiutare le famiglie». Il sindacalista della Cisl aggiunge che dal 1° settembre (giorno di avvio della regolarizzazione) a oggi si sono rivolti agli uffici del sindacato molti immigrati irregolari occupati non solo nel lavoro domestico, ma anche in altri settori. «Si sono informati e hanno manifestato il desiderio di emergere, primo passo verso un’integrazione vera. Questo – continua Coscia – significa che c’è bisogno di una sanatoria più ampia che, da un lato, consenta ai lavoratori stranieri di diventare soggetti di diritto, e dall’altro lato – conclude il segretario Cisl – permetta allo Stato di recuperare tasse e contributi che possono aiutare il risanamento dei conti pubblici».