fucile_cacciaMigliaia di cacciatori hanno invaso, domenica 27 settembre, praticamente tutto il territorio modenese, dalla pianura alla montagna, in occasione della giornata di apertura della caccia alla fauna stanziale, come lepri e fagiani, e al cinghiale che interessa complessivamente circa sei mila doppiette modenesi e oltre mille provenienti dalle Province limitrofe.

Sul corretto svolgimento dell’attività hanno vigilato una ventina gli agenti del Corpo di Polizia provinciale della Provincia a cui si sono aggiunti, soprattutto in montagna, quello del Corpo Forestale dello Stato; hanno collaborato anche alcuni nuclei di Gev, Gel, guardie volontarie delle associazioni ambientaliste e venatorie e le tre guardie venatorie degli Atc.

«Tenendo conto dell’elevata affluenza – afferma Emanuela Turrini, comandate della Polizia provinciale – la giornata si è svolta abbastanza regolarmente senza particolari problemi dal punto di vista dei controlli ma con qualche lamentela sul mancato rispetto delle distanze di sicurezza. E proprio sulle distanze da case e strade e sul carniere che abbiamo concentrato i controlli».

Non a caso tutte le nove sanzioni comminate nel corso della giornata dagli agenti provinciali hanno riguardato queste due situazioni: tre per il mancato rispetto del limite di almeno 100 metri dalle case, dagli edifici in genere, e di 50 metri dalle strade a Frassinoro, Pievepelago e Vignola con sanzione di 206 euro; sei per la mancata segnalazione sul tesserino dei capi cacciati (sanzione di 102 euro).

Nel mirino degli agenti anche la pratica da parte di alcuni gruppi di cacciatori di ricorrere ad un amico estraneo all’attività venatoria (il cosiddetto “portatore”) per nascondere in un auto la selvaggina catturata evitando di segnarla sul tesserino (in una giornata, per esempio si può uccidere una sola lepre, mentre per i fagiani il limite è di due capi).

Gli agenti hanno controllato anche il rispetto del regime di divieto di caccia nelle aree protette (circa 60 mila ettari), in quelle parti di campagna che i Comuni hanno dedicato allo sviluppo dei piani regolatori, in cui è vietato cacciare, e nelle aree rurali vicino ai centri abitati dove i sindaci hanno vietato la caccia.

La prossime giornate di caccia sono previste giovedì 1, sabato 3 e domenica 4 ottobre.