campagnoliSessantasette “nuovi” ricercatori, ambienti completamente ristrutturati nel Centro di ricerca, 20 milioni di euro per l’avvio e il funzionamento nei primi tre anni: sono operativi i sei laboratori che compongono il Rit-Research Innovation Technology, il nuovo Dipartimento del Rizzoli inserito nella piattaforma “Scienze della vita” del Tecnopolo bolognese in costruzione all’ex-Manifattura Tabacchi.

Si chiamano Bic, Bitta, Clibi, Nabi, Prometeo, Ramses: acronimi che racchiudono un patrimonio di eccellenze scientifiche in numerosi ambiti di ricerca: dalla medicina rigenerativa agli studi sperimentali sulla biocompatibilità di materiali e dispositivi medici, dalle nanobiotecnologie alle applicazioni cliniche della bioingegneria e della bioinformatica.

Inaugurati dagli assessori regionali alle attività produttive Duccio Campagnoli (foto) e alle politiche per la salute Giovanni Bissoni, dall’assessore alla sanità della Provincia di Bologna Giuliano Barigazzi, dal direttore generale del Rizzoli Giovanni Baldi e dal direttore scientifico Francesco Antonio Manzoli, i sei laboratori raccolgono la sfida del trasferimento tecnologico.

“E´ significativo – ha detto Campagnoli – che il tecnopolo bolognese ospiti una grandissima istituzione scientifica come gli Isitututi ortipedici Rizzoli, dedicati alla cura dei cittadini e alle scienze della vita.”

Secondo l´assessore Bissoni “C´è un aspetto nuovo con una collaborazione tra ricerca e industria per arrivare a vere e proprie tecnologie”.

Nei laboratori si organizza un lavoro di ricerca a tempo pieno per i ricercatori. Verranno acquistate nuove strumentazioni per oltre 2 milioni di euro, alcune delle quali di avanguardia assoluta e presenti solo in forma sperimentale e in un numero limitatissimo di laboratori in tutto il mondo.

Dei 20 milioni di investimento necessari per questa fase di avvio e di funzionamento dei laboratori, la metà è coperta dai fondi europei che finanziano il Tecnopolo (Fondi Por-Fesr: Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale 2007-2013), mentre l’altra metà è sostenuta dal Rizzoli.