scuola_5Due sarebbero le persone indagate dalla procura di Bologna nell’inchiesta aperta sul tentato suicidio del tredicenne che giovedi’ si e’ buttato dalla finestra dell’ufficio di presidenza della scuola privata Maestre Pie dell’Addolorata, e che e’ ancora in coma. Sono la preside dell’istituto e la professoressa che quella mattina, fuori da scuola, sorprese alcuni ragazzi (tra cui il tredicenne) con qualche sigaretta e per cui l’adolescente fu convocato dalla preside.

Nel fascicolo del pm Giuseppe Di Giorgio, l’ipotesi di reato iscritta e’ quella di abuso dei mezzi di disciplina, come previsto dall’articolo 571 del codice penale, iscrizione che risulta un atto dovuto da parte degli inquirenti. Le informazioni di garanzia sarebbero state notificate ieri sera.

Giovedi’ mattina verso le 10 il 13enne ora in coma all’ospedale Maggiore di Bologna, era stato convocato in presidenza insieme ad un compagno per chiarire l’episodio della sigarette. Mentre erano nell’ufficio il 13enne ha chiesto alla preside di poter aprire la finestre perche’ sentiva caldo. In quel momento e’ giunto un altro professore e il 13enne, approfittando della loro momentanea distrazione, si e’ gettato nel vuoto finendo nel cortile interno della scuola dopo un volo di circa 7 metri.