consiglio_comunale_sassuolo_10Il garbato intervento dell’Assessore Orienti ci spinge a fare alcune valutazioni, speriamo altrettanto garbate, sul dibattito tenutosi in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale sui criteri adottati dalla Giunta per gli aiuti, deliberati dal Consiglio, alle famiglie di cittadini sassolesi colpiti dalla crisi economica.

E’ vero e si conferma che il servizio scolastico opera con equilibrio e senza discriminazioni, segno questo che al di la dei proclami, quando c’è  il “manico” vince la logica.

Capiamo che l’impostazione della competizione elettorale, con gli argomenti usati dalla coalizione vincente, ha consentito alla stessa di governare con il consenso dei cittadini, ma sarebbe opportuno riportare i toni alla normalità della dialettica politica e quindi un invito alle “curve” a ragionare.

Crediamo che sia legittimo criticare le scelte della Giunta sull’atto di indirizzo per la gestione degli aiuti senza essere accusati di “faziosità” e di “inimicizia”.

Abbiamo, come socialisti, dato atto alla Giunta di avere proposto ed alla maggioranza di avere approvato l’aumento di circa € 650.000 al settore sociale, ma allo stesso tempo non abbiamo condiviso l’atto di indirizzo della Giunta di limitare gli aiuti.

Sappiamo che la coperta è corta e questa è destinata a diventare sempre più corta, ecco perché abbiamo invitato la maggioranza a trovare nuove risorse per il settore sociale tagliando costi e spese non prioritarie.

E’ vero che tante situazioni di disagio si scaricano sugli enti di volontariato, laici o religiosi, che giustamente non guardano alla razza, alla politica, alla religione e crediamo che in questa situazione di “distinguo” ideologico, di guerra tra poveri, non sarebbe male girare una “buona” parte dei fondi pubblici a queste realtà che operano sul territorio.

Anche il Sindacato unitario con nota del 5 novembre aveva portato all’attenzione della Giunta la opportunità di modificare i requisiti per l’accesso ai contributi nel sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà economiche ed una critica all’assenza di confronto stante l’atto unilaterale della stessa,ma da quanto è dato conoscere l’appello è rimasto senza risposta.

Non vogliamo tirare per la giacca (o tonaca) il clero sassolese, ovviamente riteniamo salutare e giusta la non intromissione negli affari della politica, ma un richiamo ai diritti umani ed alla solidarietà sarebbe cosa buona, sia per i cattolici praticanti e non, come per i laici e ciò per il bene comune.

Dalla lettura della nota emessa dal Comune riguardo i lavori del Consiglio Comunale, sulla mozione PD, se confermata, siamo esterrefatti dalle tesi espresse dall’Assessore ai servizi sociali.

Siamo convinti dell’orgoglio dell’Assessore a ricoprire l’incarico di Giunta e nello stesso tempo di rappresentante sindacale, ma alla dichiarazione, di principio, di aiuto a “tutti” riteniamo “stonato”, l’invito, paterno, ai lavoratori “stranieri” di fare ritorno a casa perché il lavoro mancherà, ma con l’assicurazione del biglietto di ritorno pagato.

Ci siamo chiesti, e chiediamo: ma una tesi del genere, in una sede istituzionale è compatibile con un incarico sindacale? E ragione di più,visto che il soggetto opera in una azienda in crisi “Marazzi Group”, come si comporterà nella trattativa? I lavoratori sono preoccupati da simili esternazioni!

Cosa ne pensa la organizzazione Sindacale al quale è associato l’Assessore, sia per la dichiarazione “de quo” sia per aver votato in Giunta una direttiva contestata dalla stessa organizzazione?

Forse sarebbe opportuno che il Sig.Sindaco ritirasse la delega all’Assessore per tenere nettamente distinte le prerogative sindacali da quelle politiche – amministrative.

(Mario Cardone, Partito Socialista)