La protesta dei commercianti per il disagio provocato dai lavori per la collocazione del collettore di levante nel tratto di strada compreso fra via don Minzioni, Morane e via Riva del Garda è stato al centro dell’incontro tra le associazioni di categoria e l’Assessore alle attività economiche Graziano Pini.Con l’assicurazione che l’intervento verrà concluso entro giugno e che fino a tale data i lavori saranno indicati con apposita segnaletica, diversi sono stati i provvedimenti su cui si è riflettuto nel corso dell’incontro: la possibilità di rinviare al prossimo anno con modalità da concordare il pagamento della TIA Tariffa di Igiene Ambientale, per l’anno 2010; la possibilità di intraprendere con Hera l’opzione della rateizzazione sul costo delle utenze per l’anno 2010; l’eventuale impegno da parte del comune a valutare la possibilità, per quelle aziende che sono tenute al pagamento della TOSAP, della rateizzazione del versamento medesimo; impegno che è stato preso anche per quello che riguarda l’imposta di pubblicità.

Essendo però già stata saldata per l’anno in corso, non è dato capire al momento in quali termini questa possa essere compensata. Un tributo questo che, insieme alla TOSAP, grava in modo non uniforme sulle imprese di conseguenza i provvedimenti volti a mitigarne l’impatto incidono in modo differente su tutte quelle aziende interessate dai cantieri di lunga durata. La via delle riduzioni tributarie pone quindi il rischio di avere attività commerciali più svantaggiate rispetto ad altre.

“Noi siamo invece per una revisione da subito, dell’attuale delibera sui lavori pubblici di lunga durata – fa sapere Confesercenti Modena – che innalzi in modo sostanziale l’entità degli indennizzi concessi agli operatori commerciali. Al tempo stesso crediamo sia opportuno un’azione congiunta del quadro associativo locale presso i propri referenti all’Agenzia delle Entrate Regionale volta ad esentare le imprese, situate in zone interessate da lavori, dall’applicazione per l’anno o gli anni della durata dai cantieri degli studi di settore. Ci pare l’unica via percorribile. Allo stato attuale non esistono scorciatoie e nemmeno si possono illudere gli operatori con proposte poco realizzabili. Operatori già profondamente colpiti dalle conseguenze di una crisi economica che anche nel 2010 inciderà sul commercio ancora in maniera pesante”.