Patto per il Welfare, fusione Enìa-Iride e controllo del pubblico sui servizi fondamentali ai cittadini, acqua come bene pubblico, Tecnopolo alle Reggiane e innovazione, lavoro e crisi, diritti e doveri. Su questi temi il sindaco Graziano Delrio è intervenuto stamani al sedicesimo congresso provinciale della Cgil. Il saluto del sindaco si è trasformato di fatto in un botta-risposta tra il primo cittadino e il segretario della Camera del lavoro, Mirto Bassoli, che poco prima, in una lunga e dettagliata relazione, aveva fatto riferimento fra l’altro ai principali temi di attualità che coinvolgono sindacato e Pubblica amministrazione.

RAPPRESENTANZA E CIVISMO – “Ringrazio Mirto Bassoli – ha detto Delrio – della sua relazione lucida e puntuale, svolta in questo momento di forte democrazia e partecipazione, il Congresso della Cgil. Attraversiamo una forte crisi di rappresentanza in tutto il Paese, una crisi che viene da lontano e che oggi si acuisce in coincidenza con la forte crisi economica. Serve un’alleanza per la rappresentanza democrazia, che abbia radici nel civismo, nel protagonismo dal basso, coinvolga istituzioni e associazioni, ed affermi la cultura dei diritti e dei doveri condivisi, la cultura del ‘Noi’. Serve unità, serve il contributo di ciascuno per tutti. I cittadini non sono nostri ‘nemici’, il rapporto con loro va sviluppato. Se non parliamo con la nostra gente, rischiamo di non capirci e di non leggere quelle spinte da basso, positive, partecipative, quella domanda di protagonismo che è salutare e presente nella nostra società. Con una consapevolezza che non dobbiamo mai perdere: la nostra comunità si basa su diritti e doveri, che hanno la stessa radice nella nostra Costituzione”.

LAVORO, INDUSTRIALI E CRISI – Nel corso di questa crisi, ha proseguito Delrio, “ho sentito industriali rinfacciare alla politica di essere poco efficiente. Gli enti locali, pur tra le molte difficoltà che attraversano sul piano finanziario, hanno attivato le misure anticrisi necessarie e possibili. Mi pare che il tema sia un altro, se vogliamo prendere coscienza dell’origine di questa crisi che colpisce lavoratori, famiglie, imprese. La crisi nasce dalla finanza dei cosiddetti derivati, da un sistema finanziario che si è scollato da quello economico-produttivo. Tuttavia non vedo segnali di cambiamento. Quel sistema finanziario è rimasto tale e sta riprendendo ad agire nello stesso modo. Forse è su questo punto che dobbiamo correggere. Ma dal Governo, nessun intervento. D’altro canto, ho conosciuto imprenditori che, pur in difficoltà, non hanno mandato a casa i dipendenti, se li sono tenuti stretti, dicendo loro: ‘Abbiamo guadagnato insieme, ora resistiamo insieme’. Ecco, questo è un esempio di unità. Restiamo uniti, sforzandoci di trovare ragioni per esserlo”.

UN PATTO PER IL WELFARE – “Lavoriamo, come Amministrazione comunale, a un nuovo Patto per il Welfare – ha detto Delrio – Il nostro obiettivo non è diminuire i diritti, ma aumentare i diritti. Anche l’economia in crisi ha bisogno di questo. I sistemi che resistono in Europa sono quelli che hanno aumentato la protezione sociale. Dobbiamo dire che vogliamo più protezione sociale, ma anche un Welfare più di comunità cioè ripartire dal diritto ai servizi di tutti. Dobbiamo essere consapevoli che se vi sono servizi, c’è anche lavoro. Non il contrario, come sostengono altri. Un nuovo Patto per il Welfare significa per noi un coinvolgimento più ampio della comunità, noi non vogliamo delegare il Welfare, vogliamo governare il Welfare. Certo non è semplice: quando poniamo questi temi a Roma, scopriamo che un ministro del Welfare non esiste, perché ci viene risposto che questi sono temi regionali”.

INNOVAZIONE E RENDITA FONDIARIA – “Si è perso troppo tempo, in questo nostro territorio, a concentrarsi sulla rendita fondiaria. Abbiamo compreso chiaramente e non da oggi – ha ribadito con forza Delrio – che la redita fondiaria non è l’unica fonte di ricchezza possibile. Servono servizi, innovazione, ricerca. Dobbiamo investire sulla conoscenza. In questo senso, la creazione del Tecnopolo a Reggio è fondamentale e resta una nostra priorità”.

ENIA-IRIDE E L’ACQUA PUBBLICA – “Ci siamo alleati con Torino e Genova – ha detto il sindaco – per difendere posti di lavoro e sviluppare investimenti sul territorio in termini di energie rinnovabili, per riuscire a fare in modo che questa agenzia di servizi sia competitiva. Il Governo infatti ci costringerà assai presto, dal 2011, a indire gare per assegnare i servizi, perché il Governo vuole cancellare completamente la storia delle municipalizzate. Perciò, per difenderci, per restare legati ai nostri territori, dobbiamo essere più grandi e più forti. Faremo le gare dappertutto non aspetteremo che arrivino le multinazionali americane o indiane: vogliamo farle noi e vincerle”.

E sul controllo pubblico della nuova società, “noi siamo perché venga votata al più presto in Consiglio comunale la clausola del 51 per cento della proprietà pubblica nello statuto e non abbiamo dubbi che l’acqua sia un bene pubblico , che debba restare tale e vada difeso da aziende pubbliche”.

IL POSTO DELLA POLITICA – “La politica – ha concluso il sindaco Delrio – ha uno scopo preciso, quello di difendere la scuola, la sanità e i servizi pubblici, le pari opportunità. La politica è per i più fragili, deve partire dai più deboli, per la riduzione delle disuguaglianze, come è stato in un tempo passato ma non così lontano da noi, quando mio padre, che era muratore, ebbe l’opportunità nel lavoro di diventare un piccolo imprenditore, di farmi crescere e studiare. Questo è possibile anche oggi, anche in futuro, se vinceremo la paura verso gli altri, verso altre culture e nuovi cittadini che sono e vogliono essere lavoratori”.