Com’è noto, la ‘Festa del sacrificio’ è una delle più importanti festività islamiche, carica di significati culturali e religiosi allo stesso tempo; la macellazione rituale che si pratica nel corso della ricorrenza ricorda il sacrificio sostitutivo effettuato con un montone da Abramo.

La concentrazione in pochi giorni di un’elevata quantità di capi da abbattere determina problemi organizzativi rilevanti: infatti, sul territorio regionale è sempre minore il numero di macelli che rispondano ai requisiti di legge (D.lgs 333/1998), specie ora che diversi impianti hanno optato per la chiusura; in più, molti dei macelli riconosciuti non sono disponibili per una simile esigenza.

Ogni anni pressanti sono le richieste da parte dei leader delle Comunità Islamiche a favorire questa ritualità, anche consentendo la cosiddetta macellazione uso familiare e cioè finalizzata al consumo privato.

In data 15 Gennaio il Servizio Veterinario e Igiene degli Alimenti regionale ha interrogato il Ministero della Salute sulla correttezza di eventuale procedura di macellazione ad uso familiare. Nella sua risposta, datata 17 Febbraio, il Ministero ha confermato la precedente interpretazione del D.lgs 333/1998:

 Le macellazioni secondo rito religioso sono controllate dall’Autorità Religiosa per la quale sono effettuate, ed essa opera sotto la responsabilità del Veterinario ufficiale;

 I titolari di strutture presso cui si intende macellare devono dimostrare all’Ausl locale di essere in possesso dei requisiti di legge;

 Le macellazioni possono essere eseguite solo in impianti autorizzati.

L’Ausl di Reggio Emilia quindi conferma come valide le modalità adottate sino ad ora nel territorio di sua competenza.