Nel 2009, i negozi dell’Emilia Romagna hanno registrato una diminuzione media delle vendite del 2,9 per cento rispetto al 2008, con una intensità mai riscontrata dal 2000. E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale condotta da Unioncamere e Confcommercio Emilia Romagna. L’andamento nazionale è apparso ancora più negativo, segnato da una flessione media del 4,4 per cento, la più vistosa degli ultimi dieci anni. Anche il settore delle vendite al dettaglio ha risentito della crisi globale, riflettendo la frenata dei consumi delle famiglie. In linea con il passato, sono state le imprese di minori dimensioni ad accusare i cali più sostenuti. Per la piccola e media distribuzione e’ stata registrata una diminuzione media pari rispettivamente al 5,5 e 4,6 per cento.

La grande distribuzione, che in passato aveva spesso compensato i cali delle dimensioni piccola e media, ha registrato una diminuzione media dello 0,8 per cento. Tra i settori di attività, le maggiori difficoltà hanno interessato il commercio dei prodotti non alimentari, che ha accusato su base annua una flessione media del 4,5 per cento, con una punta del -6 per cento relativa ai prodotti dell’abbigliamento e accessori. Le stesse vendite di prodotti alimentari sono scese con una intensita’ mai riscontrata in passato (-2,8 per cento rispetto al 2008).