Dopo le esperienze del 2009 che li hanno portati prima in Abruzzo nei giorni immediatamente successivi al terribile terremoto che ha distrutto l’Aquila e poi in Albania (a Mamurras, c.ca 30 Km a nord di Tirana), è prevista per Aprile la nuova missione sorriso del gruppo clown dell’Ospedale Creativo Fa.Ne.P. – Onlus di Bologna.

Domani, infatti, 16 irriducibili e assai improbabili tra maghi, giocolieri ed imbranati totali decolleranno da Forlì per raggiungere la Romania e strappare qualche sorriso ai circa 150 bambini orfani ospiti della casa di accoglienza “San Giuseppe” gestita dalle suore della Congregazione Cuore Immacolato presso Odorheiu Secuiesc, nel distretto di Harghita, nella regione della Transilvania. Per una settimana i piccoli ospiti saranno non solo spettatori ma anche attori degli stessi incredibili e pasticciatissimi numeri di magia e giocoleria che ogni lunedì e giovedì colorano e animano stanze e corridoi dei reparti di Neuropsichiatria Infantile e Chirurgia Generale Pediatrica della Clinica Gozzadini di Bologna.

I clown, grazie all’intervento dell’Azienda Ospedaliera Sant’Orsola-Malpighi, coglieranno l’occasione per visitare anche gli ospedali pediatrici di Odorheiu Secuiesc e di Cluj Napoca.

Fa.Ne.P. (Associazione Famiglie Neurologia Pediatrica) è una Onlus nata nel 1983 grazie ad un gruppo di genitori di bambini affetti da malattie neuropsichiatriche e da medici e paramedici dell’ U.O. di Neuropsichiatria Infantile della Clinica Pediatrica Gozzadini, diretta dal Prof. Emilio Franzoni. L’U.O. si occupa di diagnostica, cura e ricerca nel campo della Neuropsichiatria Infantile (epilessie, cefalee, consulenza psicologica) e dei Disturbi del Comportamento Alimentare (anoressia, bulimia, alimentazione incontrollata, DCA infantili).

Numerosi volontari sono impegnati in oltre 15 laboratori creativi che l’associazione organizza per i bimbi dei reparti di Neuropsichiatria e Chirurgia Pediatrica. Il gruppo dei maghi e giocolieri, o “claun” come preferisce definirsi, nasce proprio per iniziativa di alcuni volontari sulla scia del successo della “clownterapia” dalla quale tuttavia si differenzia per un approccio non terapeutico. La pretesa infatti non è di curare i piccoli pazienti dell’ospedale, ma semplicemente di portare un sorriso e di alleviare, seppur di poco, le sofferenze e la noia della degenza in reparto di bambini e genitori,perché “da 0 a 99 anni ridere non ha nessuna controindicazione e perché un sorriso non guarisce… ma aiuta!”.

“Il dolore e la malattia affrontati con consapevolezza possono essere un’occasione di cambiamento profondo di se stessi e di miglioramento della propria esistenza” harecentemente dichiarato il Professor Franzoni, in riferimento al progetto di Ospedale Creativopresentato al Ministero delle Pari Opportunità. “La promozione della salute passa ancheattraverso una comunicazione sociale positiva che coinvolge nel progetto i mass-media. Fondamentale l’impegno dei clown Fa.Ne.P. che con il loro umorismo non vogliono far dimenticare che ci si trova in Ospedale; al contrario, la magia e i giochi sono subordinati ad un processo di coscientizzazione. Preziosi mediatori, nell’educazione alla buona salute e alle buone prassi”.

L’iniziativa, patrocinata dell’Azienda Ospedaliera Sant’Orsola-Malpighi, ha suscitato entusiasmo e curiosità: si ringraziano in particolare il Dott. Augusto Cavina, Direttore Generale dell’A.O., i suoi collaboratori e SEAF, società di gestione dell’aeroporto di Forlì, ed il suo Presidente, Dott. Franco Rusticali, per la collaborazione ed il supporto offerti e per la sensibilità dimostrata.