La legislazione avanzata della Regione Emilia Romagna che riconosce i nidi dell’infanzia «servizi educativo-sociali di interesse pubblico» ha avuto la meglio sulla barbarie della Lega Nord e del razzismo del pacchetto sicurezza.

Peccato che la tardiva decisione del Governo suoni per Modena come una beffa dato che proprio ieri è scaduto il termine per le iscrizioni al nido e quindi non si comprende la soddisfazione dell’Assessore Querzè per la retromarcia di Maroni.

Chiediamo ora al Comune di essere coerente e di prorogare i termini delle iscrizioni al nido per dare la possibilità alle famiglie di stranieri che si sono viste respingere la domanda di accesso al servizio di poterla presentare nuovamente, dato che è evidente che sono stati privati di un diritto.

Il Governo ha rivisto una scelta ancora una volta razzista, ma questo non certo per merito dell’Assessore Querzè. Anzi, mentre altre città italiane hanno subito disobbedito al pacchetto sicurezza il Comune di Modena ha fatto come Ponzio Pilato, se ne è lavato le mani cavandosela dicendo che erano costretti ad applicare una legge ingiusta.

Dopo la retromarcia di Maroni la destra razzista modenese che ha elogiato la fermezza del Comune di Modena nel rispettare il pacchetto sicurezza ora si vergogni e chieda scusa alle famiglie di migranti a cui è stata rifiutata l’iscrizione al nido perché magari i genitori hanno perso il lavoro e sono quindi caduti nella clandestinità.

Incredibilmente il merito di aver fatto pressioni sul Governo va anziché ad un politico al commissario di Bologna.

Ciò deve far riflettere, come deve far riflettere che una norma di tale barbarie che considera indegni di un’istruzione bimbi dai 9 mesi ai 3 anni solo perché ai genitori manca u pezzo di carta non ha scandalizzato

Modena. Mentre a Bologna l’intera società civile si è mossa a Modena solo Rifondazione – che per giunta non siede in Consiglio Comunale – e il consigliere Pd Garagnani hanno preso parola. Il silenzio del Comune di Modena nel difendere valori di giustizia e solidarietà che la tradizione modenese ci ha consegnato sono il segno della vittoria del populismo delle destre e del razzismo leghista. Il Comune di Modena e il centrosinistra modenese si sveglino e inizino seriamente a contrastare le politiche delle destre!

(Stefano Lugli, Segretario Federazione PRC Modena)