Con l’ordine del giorno approvato ieri il Consiglio provinciale invita la Giunta ad assumere, in coordinamento con le altre province e le Regioni interessate, le iniziative idonee per ripristinare i fondi finanziati dal Governo Prodi con delibera Cipe 166 del 2007. Si tratta di “180 milioni destinati all’attuazione del progetto strategico speciale (PSS) Valle del Po, per realizzare interventi straordinari di manutenzione del letto del fiume e delle sue naturali casse di espansione”. Fondi che – prosegue l’odg – “il governo ha dirottato per sostenere altre spese e, in particolare, 100 milioni di euro sono stati destinati al Comune di Palermo per evitare lo stato di dissesto”.

Il Consiglio esprime inoltre “condanna per tale condotta resa ancor più colpevole dalle reiterate proclamazioni sull’importanza del Po e dai progetti di bacinizzazione e navigabilità che comprometterebbero il suo ecosistema e lo stato dell’ Adriatico”. La navigabilità possibile e sostenibile – prosegue l’odg – “è quella che può essere realizzata con gli interventi che il centro sinistra aveva progettato e finanziato”.

Il documento ritiene che gli interventi di manutenzione finanziati nel 2007 “sono indispensabili alla sicurezza, alla fruibilità dell’acqua e alla salvaguardia dell’ecosistema e coinvolgono direttamente il territorio di 4 Regioni, 13 Provincie e ben 490 comuni” inoltre “quantità e qualità delle acque del Po sono importanti anche per il territorio della provincia di Bologna a fini soprattutto irrigui”.

L’odg, proposto da Giancarlo Naldi (Pd), è stato votato per parti separate: i consiglieri dell’Udc hanno chiesto di stralciare il capoverso in cui si esprime condanna, richiesta condivisa dal Pdl che ha chiesto di votare separatamente anche il capoverso che fa riferimento alla diversa destinazione dei fondi effettuata dall’attuale governo.

L’ordine del giorno è stato infine approvato nella sua interezza con 19 voti a favore (Pd, Idv, Pdci/Prc) 7 astenuti (Pdl e Lega) e la non partecipazione al voto dell’Udc.