La Costituzione italiana è “il patrimonio più prezioso che gli uomini della Resistenza ci hanno lasciato” e per questo va impedito “ogni proposito di stravolgimento” dei suoi principi fondamentali.

Lo ha detto oggi, 65esimo anniversario della liberazione di Modena, avvenuta il 22 aprile 1945, il sindaco Giorgio Pighi accompagnando la deposizione di una corona alla lapide che in piazza d’Armi ricorda i partigiani fucilati tra il 19 e il 29 marzo 1945, “uno dei tanti episodi terribili dei venti mesi di lotta partigiana nella nostra provincia”.

“Se il Novecento è stato sicuramente il secolo delle guerre mondiali, dei totalitarismi, dell’olocausto, dei Gulag, dell’oppressione dell’uomo sull’uomo, è stato anche – ha detto il sindaco – il secolo delle lotte di liberazione, del riscatto della dignità umana sulla barbarie e sulla violenza, della fine dei colonialismi, della conquista di cittadinanza delle lavoratrici e dei lavoratori, delle conquiste delle donne, dell’affermazione universale dei valori di libertà, democrazia e uguaglianza”.

Secondo Pighi, questi sono i valori “che ispirano la Costituzione italiana, il patrimonio più prezioso che gli uomini della Resistenza ci hanno lasciato, perché nel testo costituzionale del 1947 c’è il meglio di un’appassionata ricerca condivisa da tutti i protagonisti della nuova stagione democratica, ed è per questo che dobbiamo impedire ogni proposito di stravolgimento della Costituzione nei suoi principi fondamentali”.

Antifascismo e resistenza – ha concluso il sindaco – “costituiscono gli elementi fondanti della nostra identità nazionale, perché definiscono uno spazio democratico che consente a chiunque, anche a chi non condivide questi valori, di convivere pacificamente con gli altri”.