“Gli appassionati di funghi potranno, con facilitazioni, conoscere anche le straordinarie bellezze paesaggistiche. Chi ama raccogliere e mangiare funghi avrà la possibilità di farlo gratuitamente, nei territori di competenza del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, se si concederà di pernottare in uno degli alberghi della zona montana”.

A nostro parere – afferma il presidente del Parco, Fausto Giovanelli – la passione per i funghi può essere un incentivo per conoscere meglio la montagna, le sue bellezze e le peculiarità ambientali, incentivando di conseguenza il turismo”.

Nei giorni scorsi si è tenuto un primo incontro tra il Parco, la Provincia e la Comunità montana per il rinnovo della convenzione per la raccolta dei funghi. In quell’occasione è emersa con chiarezza la volontà degli enti di valorizzare, in maniera ancora più significativa, il turismo nelle nostre montagne.“Agevolando i fungaioli a rimanere qualche giorno in montagna, regalando loro il tesserino per la raccolta dei funghi, si vuole dare una mano anche agli albergatori e ristoratori della zona”, aggiunge Giovanelli, che prosegue: “Buona parte dei territori dove si raccolgono funghi sono privati. Con il tempo se i proprietari si consorziassero, potrebbero creare un sistema di commercializzazione e di ulteriore valorizzazione di un alimento pregiato e molto amato dai grandi cheef, per farne un must della nostra gastronomia e di quella nazionale”. Intanto , questa iniziativa che il Parco ha avanzato è un primo passo che, abbinato agli sconti già previsti dalla Provincia di Reggio Emilia per chi raccoglie funghi, può costituire un elemento attrattivo e di collegamento con le iniziative legate alla manifestazione: “Autunno d’Appennino”, che richiama migliaia di visitatori ed escursionisti.

Le nostre montagne hanno paesaggi straordinari e variegati, spesso molto più apprezzati da chi viene da altre regioni italiane, ancora troppo poco da chi vive a qualche decina di chilometri dalla vasta area del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. Anche tra i raccoglitori di funghi la maggior parte vive solo il momento della raccolta, senza a volte rendersi conto del contesto nel quale si trova immerso. “I funghi, così come la caccia, la pesca, i tartufi e altre attività e risorse naturali, identificano hobby e tempo libero. In Appennino dobbiamo farne volano di nuovi turismi in chiave di impresa e di lavoro” conclude Giovanelli.