Si conferma la tendenza del calo degli infortuni sul lavoro in particolare nei settori più a rischio, dove si sono concentrate maggiormente le attività di prevenzione, con una riduzione netta nel settore dell’agricoltura dove però gli infortuni sono connotati da una maggiore gravità. È questo uno dei dati che emerge dal Rapporto annuale sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali curato dall’Azienda Usl e dall’Inail che è stato presentato mercoledì 28 aprile, in un seminario per operatori dedicato a “Epidemiologia e prevenzione”.

«Proprio nella giornata mondiale per la sicurezza e la salute dei lavoratori presentiamo dei dati che confermano una tendenza al costante, se pur leggero, miglioramento della situazione modenese e questo nei settori dove più si è insistito sulla formazione dei lavoratori, sulla prevenzione e sul controllo» commenta Francesco Ori, assessore provinciale al Lavoro che sottolinea come sia necessario quindi «continuare sulla strada della prevenzione e tenere alta l’attenzione soprattutto in un periodo difficile come questo in cui i tagli alla sicurezza o il ricorso al lavoro nero sono un rischio evidente».

Sono stati 23.473 in totale gli infortuni sul lavoro denunciati nel 2008 a Modena (erano 23.963 nel 2007) e, sulla base dei dati Inail aggiornati al 31 ottobre 2009, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni ne ha indennizzati 13.642. Negli ultimi cinque anni (dal 2004 al 2008) si è confermata la tendenza alla diminuzione sia nel settore industria e servizi, dove li eventi denunciati calano di circa il 12 per cento passando da 23.706 a 20.823; sia nel settore agricoltura dove passano dai 1.241 del 2004 agli 832 del 2008.

Gli infortuni mortali nel 2008 sono stati 13. In sei casi si è trattato di infortuni in itinere o di incidenti stradali in genere mentre gli altri sono accaduti effettivamente in occasione e nei luoghi di lavoro, quasi tutti (cinque su sette) nel settore agricolo. I settori a maggior frequenza infortunistica sono, in ordine decrescente, il minerario-ceramico, le lavorazioni del legno, l’edilizia e i trasporti. Quelli a maggior gravità sono invece l’edilizia, le lavorazioni del legno, i trasporti, il minerario-ceramico e le lavorazioni agricole.

Malattie professionali: crescono le denunce

Sono 626 le malattie professionali denunciate all’Inail di Modena nel corso del 2008 secondo i dati riportati nel Rapporto annuale nel quale viene evidenziato anche il progressivo aumento delle denunce nella regione Emilia Romagna negli ultimi cinque anni. Tra il 2004 e il 2008 le denunce sono infatti passate da 25.239 a 27.696 rappresentando il 14,8 per cento delle malattie professionali in Italia e quasi il 55 per cento di quelle denunciate in Italia. Cifre che, come commentano i curatori del Rapporto, attestano «non tanto una prevalenza delle malattie in regione, quanto una particolare sensibilità al problema». Tra le province emiliane, Modena si colloca al quarto posto per numero di denunce segnalandosi però per il lieve calo nel comparto industria e servizi (da 795 nel 2004 a 598 nel 2008), in controtendenza rispetto al resto della regione.

Le malattie professionali denunciate all’Azienda Usl a fini statistico-epidemiologici hanno invece raggiunto nel 2009 il numero di 1.840, con un sensibile aumento rispetto agli anni precedenti (erano 1.289 del 2006 e 1.484 nel 2005).

Le patologie più frequenti, tra le 601 denunciate nel comparto industria e servizi nel 2008, sono state quelle a carico dell’apparato muscoloscheletrico: circa la metà sono tendiniti, seguite da affezioni ai dischi intervertebrali e dalle sindromi del tunnel carpale. Ancora molto elevate le ipoacusie da rumore, che perdono un primato conservato per anni. In agricoltura, il 2008 ha visto un calo delle denunce che si sono attestate a 25 con una prevalenza, anche in questo caso delle patologie da sovraccarico degli arti superiori e delle ipoacusie.