Anche nel 2009, pur in presenza di una situazione economica particolarmente difficile, la regione Emilia-Romagna e la provincia di Bologna si distinguono in ambito nazionale per gli elevati livelli raggiunti negli indicatori sul mercato del lavoro. E’ quanto si evince da uno studio degli uffici statistici del Comune di Bologna.

Per quanto concerne il tasso di attività, nel 2009 in provincia di Bologna esso risulta in calo: 72,6% rispetto al 74,1% del 2008. Il dato è migliore rispetto a quello regionale (72%), che colloca comunque l’Emilia-Romagna al primo posto fra le 20 regioni italiane. Sensibilmente più basso risulta invece il tasso di attività riferito all’ambito nazionale (62,4%).

In particolare la provincia di Bologna risulta prima per tasso di attivià’ totale e femminile fra le province con un capoluogo al di sopra dei 250.000 abitanti al Censimento del 2001, mentre per quanto riguarda il tasso di attività maschile si colloca al quarto posto dopo Verona, Firenze e Milano.

Se si passa ad analizzare il tasso di occupazione la situazione non cambia. Anche nel 2009 l’Emilia-Romagna è la regione, a pari merito con il Trentino-Alto Adige, con il più elevato tasso di occupazione (68,5%) rispetto ad un dato medio nazionale del 57,5%. Questo primato è sostenuto dall’ottima performance della componente femminile, il cui tasso di occupazione nella nostra regione e’ pari al 61,5% rispetto al 46,4% a livello nazionale.

In particolare nella provincia di Bologna il tasso di occupazione (70,1%) è ancora al top fra le grandi province italiane; seguono ad una certa distanza Firenze (67,8%) e Verona (67,4%). La provincia si caratterizza inoltre per il piu’ elevato livello di occupazione femminile (64,6%). La maggior parte degli occupati (67,9%) lavora nel settore dei servizi; di questi 74 su 100 sono lavoratori dipendenti.

Nell’industria è invece occupato il 30,8% degli addetti e la quota dei lavoratori dipendenti sale all’85,3%. Passando infine a trattare della disoccupazione, nel 2009 in provincia di Bologna il tasso di disoccupazione sale al 3,4%, in aumento rispetto al 2,2% del 2008; a livello regionale la disoccupazione sale invece al 4,8%. Tra le grandi province italiane Bologna si colloca al vertice della graduatoria, seguita da Verona (4,7%) e Firenze (5%). Questo primato è confermato sia a livello maschile ( con un tasso di disoccupazione del 2,8%) che femminile (4%).