Al via la seconda edizione degli “EP Days”: Medici Specialisti di 15 centri della regione dal 24 al 26 maggio visiteranno gratuitamente, su appuntamento, chi soffre o pensa di soffrire di eiaculazione precoce (EP).

L’iniziativa che fa seguito a quella del novembre scorso, vede riconfermato l’impegno della Società Italiana di Andrologia (SIA), la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) e la Società Italiana di Urologia (SIU). Sarà possibile telefonare al numero verde dedicato (800.93.33.18) o andare su Eiaculazione precoce stop per trovare il Centro più vicino a cui telefonare per prenotare la visita gratuita.

LUI E L’EP…L’IDENTIKIT DEGLI EMILIANI DA AIUTARE IN TRE GIORNI

La prima edizione degli epdays ha consentito di delineare, “sul campo”, qual è il possibile identikit dell’emiliano che, con l’EP, ci convive quotidianamente:

 Il 58% ha un’età tra i 31 ai 50 anni

 Nel 63% ha una relazione stabile (è sposato o convive)

 Nel 77% è in buona salute

 Nel 48% ha uno o più figli

 Nella quasi totalità (98%) dei casi ha un’istruzione superiore

“Durante la tre giorni di novembre abbiamo visitato solo una parte degli uomini della regione che soffrono del problema. Si potrebbe dire – afferma il Dott. Giovanni Corona, Dirigente Medico I livello, Unità operativa di Endocrinologia, Ospedale Maggiore di Bologna, e vincitore dell’European Society for Sexual Medicine Award of Excellence 2009 riservato al miglior ricercatore europeo in questo ambito – che ci siamo occupati delle sole avanguardie dell’esercito emiliano di eiaculatori precoci. Ed è questo esercito, o almeno parte di esso, che vogliamo intercettare ed aiutare con i nuovi epdays”.

LUI, LEI E LO SPECIALISTA…TRE GIORNI PER ROMPERE IL GHIACCIO

Gli emiliani con l’EP sono una “minoranza silenziosa”. I risultati della prima tre giorni lo chiariscono in modo netto:

 Il 72% non ha mai parlato della propria condizione con uno specialista

 Solo il 24% ha fatto una visita specifica per l’EP

Sono percentuali che confermano come questa condizione sia vissuta, ancora, in silenzio da chi ne soffre. Studi clinici e ricerche sociali2,3 riportano che il motivo del silenzio sta nell’imbarazzo generato da questo problema. Imbarazzo che porta a non parlarne con il medico e non sempre con la partner (il 68% lo ha fatto). ” Prima di rivolgersi a noi, la stragrande maggioranza dei maschi con EP aspetta perché crede che il problema possa risolversi da sé – continua il Dott. Corona – Tutto ciò crea un carico di frustrazione che è facile immaginare e che è direttamente proporzionale agli anni durante i quali il problema persiste”. In realtà, la condizione di EP non può risolversi spontaneamente e diventa invece un crescente problema per la partner o per entrambi (56%). Fino a mettere a rischio lo stesso rapporto di coppia (nel 36% dei casi). “La nuova edizione degli ‘EP Days’ sarà l’occasione per iniziare ‘a rompere il ghiaccio’ con quanti fino a oggi non avevano mai trovato il coraggio di parlare con un medico – afferma il Dott. Corona – e condurli verso una possibile soluzione. Ma non solo. Le tre Società scientifiche hanno ritenuto necessario replicare la Tre Giorni, per stimolare a tornare per una visita di controllo quanti avevano già partecipato alla prima edizione, consolidando così la loro relazione di cura con lo specialista”.

Ma rompere il ghiaccio con il medico è importante soprattutto per salvare il rapporto con la partner. Pur vivendo con frustrazione e ansia la condizione del compagno, il 76,5% delle donne della regione affronta il problema con gentilezza e molto tatto. Solo un 11% lo ha fatto con preoccupazione e solo molto raramente con ansia, aggressività e compatimento. Un segno che la donna vuole affrontare il problema senza colpevolizzare il compagno, prospettandosi la possibilità di una soluzione al problema. ” La partner diventa intollerante o aggressiva solo quando il problema persiste da parecchio tempo e il maschio non da segni di volerlo risolvere, – chiarisce il Dott. Corona, – L’atteggiamento della compagna e l’interesse a salvaguardare il rapporto costituisce uno stimolo, un incoraggiamento per il maschio ad affrontare il problema. Tant’è vero che nella pratica clinica quotidiana vediamo che chi è single risolve il problema con maggiore difficoltà di chi ha famiglia. In questo senso, i maschi con EP devono considerare la propria partner come un alleato. E a maggior ragione vale la pena che accolgano il suo stimolo e vadano a far visita allo specialista durante i prossimi epdays”.

PRIMARIA E SECONDARIA, NON PSICOLOGICA…TRE GIORNI PER CONOSCERE L’EP

L’Eiaculazione Precoce non è uguale per tutti. Si distinguono, infatti, la forma primaria e quella secondaria. La prima è molto più diffusa della seconda come confermano le diagnosi effettuate durante i primi epdays:

 Il 77% degli emiliani con EP è affetto dalla forma primaria

 Il 23% da quella secondaria

Ma qual’ è la differenza? La primaria si suppone sia determinata geneticamente e coinvolga fattori neurobiologici specifici dell’individuo. Si manifesta sin dai primi rapporti sessuali e con tutte o quasi le partner. La secondaria si manifesta dopo un periodo di normale attività sessuale e dipende da cause organiche (ad esempio prostatiti o disturbi alla tiroide) o cause psicologico/situazionali (ansia/stress). Che sia primaria o secondaria, siamo in presenza di una condizione che richiede sempre l’intervento di un medico specialista. Ecco perché l’EP va considerata come “condizione medica” e non invece come esclusivo problema psicologico. In realtà il pregiudizio è ancora radicato, come confermano alcuni dati a livello nazionale: il 92% degli uomini con EP ritiene, erroneamente, che sia un problema in cui i fattori psicologici giocano un ruolo fondamentale (il 54% in particolare lo ritiene esclusivamente un problema psicologico). Mentre solo l’8% limita l’origine dell’EP a cause di natura strettamente fisica.3 Ma la componente psicologica in realtà è presente solo in misura ridotta: ansia e stress sono presenti solo in quasi il 6% degli emiliani così come è emerso dalla tre giorni di novembre.

” Va da sé perché abbiamo ritenuto importante replicare una tre giorni di visite gratuite – conclude il Dott. Corona – E’ infatti un’opportunità unica per aiutare gli uomini a capire esattamente la natura del loro problema, superarlo e salvare la loro relazione di coppia”

IL FAI DA TE NON FUNZIONA…TRE GIORNI PER UNA CORRETTA DIAGNOSI E TERAPIA

Ma che cosa fanno gli emiliani per il loro problema? Si affidano soprattutto a rimedi “fai da te”. Il 31,2% usa il preservativo. Il 13,1% usa creme o spray anestetici. Il 13,6% ricorre alla masturbazione prima del rapporto. Il 12,1% fa uso della tecnica dello “start and stop” (una tecnica di stimolazione peniena da fare in coppia). “ Si tratta di metodi che hanno tutti in comune l’obiettivo di aumentare il tempo prima dell’eiaculazione. Ma ciò che fanno, non è in genere efficace, al contrario” – aggiunge il Dott. Corona -. In realtà ciò che la maggior parte degli uomini cerca in un rimedio è proprio la sua efficacia (è così per il 74%1). “ Ed un rimedio efficace lo può dare solo lo specialista dopo una accurata e corretta diagnosi. Quindi no al fai da te, sì invece agli “epdays” per affrontare nel modo più corretto l’EP” – conclude il Dott. Corona.

I 15 Centri Specialistici dell’Emilia Romagna dove è possibile prenotare telefonicamente la visita gratuita:

• Baggiovara – Nuovo Ospedale Civile S. Agostino Estense – A. Granata, V. Pugni, A. Guidi, D. Santi – 059.3962354

• Bologna – Ospedale Maggiore – G. Corona, A. Sforza – 051.6478255, 051.6478060

• Bologna – Ospedale Maggiore – M. Di Cuio, R. Di Pietro – 051.3172916

• Bologna – Studio Medico – P. Orciari – 051.223393

• Cesena – Ospedale M. Bufalini – ausl 39 – Cesena – G. Gerbino – 800.739739

• Cesenatico – Poliambulatorio S. Giorgio – F.A. Ferraro – 338.3009984

• Fusignano – Centro Medico Polifunzionale – A. Di Silverio, G. Cosentino – 0545.52786

• Modena – Università degli Studi di Modena Policlinico – G. Bianchi, A. Mofferdin – 059.4224778, 059.4224330

• Modena – Studio Dr. Bianchi Mario – M. Bianchi – 059.392441

• Modena – Fisioline Poliambulatorio – N. Ghidini – 059.303201

• Modena – Hesperia Hospital – E. Pescatori, B. Drei – 059.449191

• Parma – Az. Osp. Università di parma – P. Cortellini, F. Dinale, S. Ferretti, U. Maestroni – 0521.702752

• Piacenza – Centro Medico CIRM – C. Maretti – 0523.324477

• Piacenza – Poliambulatorio Galleana – A. Speroni – 0523.713398

• Reggio Emilia – A.O. Reggio Emilia Arcispedale S. Maria Nuova – S. Leoni, F. Martino – 0522.296422