Si chiude con un risultato eccellente la caccia al tesoro “Born To Be Rune”, svoltasi nel distretto ceramico domenica 27 giugno, organizzata dall’Associazione Le Rune con il patrocinio del comune di Sassuolo. I numeri lasciano a bocca aperta: 125 auto coinvolte, 560 persone che si sono date battaglia per giungere all’agognato tesoro (per l’occasione realmente sepolto in un campo, come nella miglior tradizione piratesca).

La caccia al tesoro è “l’ultima” stando alle dichiarazioni dei ragazzi dell’associazione Le Rune.

Ad aggiudicarsi il primo posto l’equipaggio “NEGRONI TEAM”, che vince 800€ di buoni spendibili presso Grua Sassuolo, che ha completato la caccia in 3 ore e 25 minuti (nella foto con gli organizzatori);

al secondo posto, distanziati di poco meno di 5 minuti, i ragazzi dell’ “F.B.I” che andranno a festeggiare al ristorante Castello di Castellarano, e al 3° i “DISPERADOS”, che hanno ricevuto in premio un pacco pieno di giochi. 

Applausi anche ai “SOSTANTIVI AGGETTIVATI”, che si aggiudicano il corso di inglese del Wall Street Institute per essere passati per primi dalla prova n° 5. Circa 40 gli equipaggi che sono riusciti a portare a termine la caccia, completando tutte le prove; a loro e a tutti gli altri va un applauso per aver affrontato la caccia al tesoro per quello che è, ovvero un gioco, nel quale lo scopo condiviso da tutti era passare un pomeriggio di sano divertimento, nel quale intelligenza e astuzia contavano molto di più rispetto alla velocità! Clima di festa, in cui tutti sono stati premiati con le t-shirt ufficiali, testimoniato dalla quantità di persone che sono rimaste dopo il rinfresco ad applaudire i vincitori durante le premiazioni.

Tra le prove da risolvere, una pagina del Signore degli Anelli da ricomporre per capire quale fosse la parola mancante; la canzone “La Leggenda delle Rune”, dalla quale ricavare coordinate GPS; una serie di indicazioni stradali da ordinare su scala cromatica; un video caricato on line nel quale i protagonisti davano indicazioni con il linguaggio dei segni; una foto che non rappresentava nulla, ma che nel retro aveva, scritto con vernice trasparente e quindi visibile solo con il riflesso giusto, l’indicazione della via dove andare; e ancora il disegno di Piazza Garibaldi, dove si dovevano collegare gli archi del portico per ottenere la risposta, e una mappa, alla quale andava sovrapposta l’etichetta di una bottiglia di Heinekein, dove risultavano selezionate alcune lettere che indicavano il luogo del tesoro.

Facebook e YouTube si sono popolate di messaggi, video di alcuni momenti della caccia, e appelli alle Rune perché ripensino alla decisione di chiudere la loro carriera di “organizzatori di cacce al tesoro”; da parte loro, le Rune ringraziano tutti i partecipanti, in particolare coloro che c’erano già nel 2003, l’anno in cui andò in scena la prima caccia (“Colpo grosso al Pesce Rosso) nella quale gli equipaggi erano 13… e che non sono mancati a nessuna delle 8 edizioni, ma sono fermamente convinti che sia il momento di ritirarsi da questo evento, nel momento di maggior “successo”, e iniziare ad esplorare nuove strade!

L’appuntamento con loro è tra qualche giorno al Temple Bar per la mostra “10 anni Runici”, ovvero la “raccolta” di tutte le pubblicità delle attività dell’associazione svolte fino ad oggi, in occasione appunto dei 10 anni di vita dell’Associazione Le Rune.