Come anticipato nei giorni scorsi, si è svolto questa mattina un incontro in Provincia tra i tecnici dell’Ufficio Ambiente, Loretta Camellini responsabile del Distretto e Adriano Fava dei Sistema ambientali di Arpa Reggio Emilia, il sindaco di Cadelbosco di Sopra, Silvana Cavalchi, l’assessore all’Ambiente, Tania Tellini, e i rappresentanti del comitato “Aria pulita per Cadelbosco” e il consigliere provinciale Marcello Stecco.

Il Comitato ha manifestato le proprie perplessità in merito alla gestione dello spandimento dei liquami dell’allevamento “Le Fontanelle” di Cadelbosco di Sopra, ponendo l’attenzione sull’attività volontaria di vigilanza da esso posto in essere per controllare la correttezza degli spandimenti. Allo stesso tempo, hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto dagli enti coinvolti, Provincia e Comune di Cadelbosco, chiedendo però soluzioni più radicali per risolvere i problemi legati alla presenza degli allevamenti sul territorio.

La Provincia ha informato il Comitato di quanto concordato nel corso della recente Conferenza di Servizi con i titolari dell’azienda agricola “Le Fontanelle”, i quali si sono dichiarati disponibili ad allestire un impianto di biogas ed un sistema per l’abbattimento dei nitrati. Gli impianti, che comportano un ingente investimento economico da parte dell’azienda, consentiranno di diminuire notevolmente gli spandimenti sui terreni, di regolare il controllo sulla gestione dei liquami e di abbattere drasticamente le emissioni di sostanze odorigene legate agli spandimenti e agli accumuli di sostanze organiche. L’azienda si è impegnata a presentare i progetti entro il 31 dicembre 2010.

Arpa, in merito alle modalità di gestione dei liquami e al controllo della corretta gestione degli spandimenti, ha confermato che l’azienda “Le Fontanelle” ha già messo in atto alcune delle prescrizioni previste tra le azioni di monitoraggio contenute nell’Autorizzazione Integrata Ambientale recentemente rivista. Arpa continua, inoltre, il controllo sul territorio, effettuando monitoraggi su tutti gli allevamenti con un numero di animali superiori ai 40.

In particolare a Cadelbosco di Sopra sono già stati effettuati anche i campionamenti su tutti i pozzi previsti nel piano di monitoraggio sulle acque del primo acquifero.

Il dott. Fava di Arpa ha fatto infine rilevare come la normativa ambientale sia molto meno pregnante di quella sanitaria nelle azioni di tutela e prevenzione e il sindaco di Cadelbosco ha precisato che “attualmente sono in corso gli studi per verificare lo stato oggettivo del territorio su cui insistono gli allevamenti e che ad oggi non esistono dati che possano provocare allarme per la salute pubblica, e nel caso in cui dovessero essere provati, è mio preciso dovere adottare tutti i provvedimenti di legge”.

Tra le azioni intraprese va segnalato inoltre che da lunedì scorso è iniziato il monitoraggio delle emissioni di sostanze odorigene legate agli spandimenti e agli accumuli di sostanze organiche, che prevede da parte di Crpa (Centro ricerche produzioni animali) la verifica dei risultati derivanti dal trattamento con enzimi dei liquami zootecnici. Oltre alle indagini analitiche che verranno realizzate all’interno dell’allevamento “Le Fontanelle”, sono state coinvolti 23 cittadini residenti nelle frazioni di Cadelbosco di Sotto, Villa Argine e Villa Seta che si sono resi disponibili a compilare un questionario in cui si evidenziano, per la durata di quattro mesi, gli orari e l’intensità degli odori percepiti.

Continua quindi il confronto costruttivo con i cittadini del comitato “Aria pulita per Cadelbosco” nella condivisione dei percorsi intrapresi a tutela del territorio.