Dopo un anno di indagini, la Squadra Mobile di Reggio Emilia ha identificato i presunti autori del furto avvenuto il 5 luglio dello scorso anno, quando un gruppo di malviventi assaltò il centro medico “Spallanzani” prendendo di mira la cassaforte ubicata nell’ufficio contabilità. I banditi, dopo aver forzato la porta d’ingresso della clinica, avevano agganciato la cassaforte – fissata al pavimento – al braccio di una gru montata su un camion rubato poco prima. Dopo vari tentativi erano riusciti a sradicare il pesante scrigno dalla propria sede ed a trascinarlo al di fuori del centro medico. Il rumore provocato dai ladri, però, aveva  attirato l’attenzione degli abitanti del quartiere che avevano dato l’allarme alla Polizia, inducendo i malviventi a darsi alla fuga abbandonando il camion rubato e la cassaforte, ancora penzolante dal braccio della gru.

Le indagini della Squadra Mobile, basate soprattutto sull’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza interno ed esterno alla clinica,  nei mesi successivi avevano permesso di ricostruire la dinamica del furto e di identificare i tre responsabili. I banditi, tutti travisati e muniti di guanti da lavoro per non lasciare tracce, si erano mossi con grande professionalità criminale, e avevano dimostrato di essere particolarmente abili nel manovrare i particolari mezzi pesanti dei quali si erano avvalsi.

Le indagini hanno portato all’individuazione della banda di ladri, composta da un 23enne e da un 33enne, entrambi originari di Gioia Tauro (RC), dimoranti in provincia di Brescia e con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, e da un terzo soggetto, residente a Reggio Emilia, attualmente ricercato, nei confronti del quale sono state avviate, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, le procedure per la dichiarazione di latitanza e le conseguenti attività investigative. Nei confronti dei tre è stata richiesta ed emessa una ordinanza di custodia cautelare in carcere, per i reati di concorso in furto pluriaggravato e continuato, già eseguita nei confronti dei primi due. La somma di denaro di oltre 13mila euro contenuta nella cassaforte era stata recuperata e riconsegnata, come pure i mezzi utilizzati per il tentato furto.