“L’orientamento dell’Emilia-Romagna riguardo alla somministrazione della è quello che abbiamo ribadito con una nota alle Aziende sanitarie il 15 aprile scorso. Nella nostra Regione la pillola Ru486 viene somministrata in ospedale: o in regime di day hospital con presa in carico ospedaliera fino al 14° giorno, o in regime di ricovero ordinario su richiesta della donna o del medico”. Lo ha dichiarato l’assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Carlo Lusenti con riferimento alle linee guida ministeriali sull’utilizzo della pillola Ru486 inviate alle Regioni. “Le indicazioni su percorso assistenziale, le informazioni da dare alla donna per permettere una scelta consapevole, le valutazioni cliniche sull’opportunità o meno di utilizzare l’interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) farmacologica, citate nelle linee guida ministeriali – ha detto Lusenti – sono ampiamente trattate nella nota che abbiamo inviato alle Aziende sanitarie”.

L’assessore ha poi ribadito che le scelte operate in Regione sono state assunte “nel pieno rispetto della tutela della salute della donna, della legge 194, delle valutazioni clinico-assistenziali dei professionisti basate sui dati di letteratura internazionale. L’esperienza che abbiamo fatto al riguardo in oltre quattro anni – ha aggiunto l’assessore Lusenti – non ha fatto registrare alcun problema rilevante”.

In Emilia-Romagna l’Ivg con Ru486 è possibile dal dicembre 2005. E’ stata scelta da un basso numero di donne che hanno fatto ricorso all’Ivg: il 3,8% del totale nel 2006, il 5% nel 2007, il 4,7% nel 2008, il 6,8% nel 2009.